La medaglia pi¨´ bella, quella olimpica vinta a Parigi, se l¡¯¨¨ appena fatta tatuare sul braccio sinistro. Raffigura Atena Nike, la dea della vittoria, ¡°quella¡± vittoria che Anna Danesi, capitana delle ragazze del volley, ha per¨° pi¨´ impressa nell¡¯anima che sulla pelle: "? stato magico, si sono allineati tutti gli astri, non ¨¨ andato storto niente. E pensare che avevo un bel po¡¯ d¡¯ansietta. Il giorno prima di partire avevo portato al parco il cane con Davide, il mio fidanzato, e gli dicevo: ¡°Ho paura di perdere, di fare un¡¯altra figura di cacca¡±. Adesso ogni volta che torniamo in quel parco ci ridiamo su". Bresciana, 28 anni, un sorriso che mette davanti a tutto, un¡¯ironia che non t¡¯aspetti; valori solidi, concretezza e semplicit¨¤: ¨¨ da qui che Anna parte per raccontare cosa porta nel cuore di quella vittoria, "il bel gruppo che abbiamo dimostrato di essere, fuori e dentro il campo: ognuna aveva il suo compito e l¡¯ha fatto, con una presenza e una voglia che spero di ritrovare a breve".
l'intervista/2
Danesi e l'oro di Parigi: "Io capitana? Chiss¨¤ cos'aveva bevuto Velasco..."
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