Sciabola a squadre, Montano dice addio con un argento
Brilla l’argento della sciabola maschile a squadre. Accende l’ultimo assalto di Aldo Montano e la prova dei compagni di squadra Luca Curatoli, Enrico Berr¨¨ e Gigi Samele, messo ko da un infortunio nei quarti contro l’Iran. Il capolavoro ¨¨ arrivato in semifinale contro l’Ungheria del triolimpionico Szilagyi, niente da fare nella finale per l’oro contro la Sud Corea numero 1 del ranking e campione olimpica nel 2012 (nel 2016 la prova non era nel programma olimpico). E’ la quindicesima medaglia della spedizione azzurra ai Giochi, la quarta della scherma azzurra. “Per me ¨¨ un argento conquistato, ma soprattutto una carriera finita. Credo che sia giusto fermarmi qui con la Nazionale. Sono stati 17 anni bellissimi, volati in un attimo” ha commentato Aldo Montano. Luigi Samele non ha potuto duellare per infortunio: “Ho fatto di tutto per combattere all’ultima stoccata, ma non ce l’ho fatta”. Per Berr¨¦ “¨¨ un argento ottenuto col lavoro di cinque anni di gioie, dolori e delusioni”.
La finale
¡ªSenza Samele, d’argento nell’individuale e non in grado di tornare in pedana, Luca Curatoli ha aperto il primo dei nove assalti con un 4-5 contro Kim, ¨¨ stato l’unico momento in cui gli azzurri sono stati vicini ai coreani. Poi il buio, con due soli assalto vinto (da Berr¨¨ su Oh e l’ultimo di Curatoli, pareggiato a 5 con Oh) su 9 e il vantaggio della Sud Corea sempre pi¨´ largo fino al 45-26 finale. Con Aldo Montano, che compir¨¤ 43 anni a novembre, in difficolt¨¤ con i velocissimi coreani.
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L’addio
¡ªDopo 17 anni Montano chiude una carriera olimpica stellare, iniziata nel 2004 con l’oro di Atene. Per la sciabola azzurra a squadre ¨¨ la 21a medaglia olimpica, la quinta di Aldo Montano, che oltre all’oro di Atene sale per la quarta volta sul podio olimpico con il team e rimpingua anche la bacheca di famiglia: ¨¨ 14a della dinastia dopo i due argenti del nonno Aldo e l’oro e i due argenti di pap¨¤ Mario. Altre 4 erano arrivate dai cugini del pap¨¤ di Aldo, 1 Carlo (1), Mario Tullio (2) e Tommaso (1).
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