Continuano i dissapori tra gli atleti russi e ucraini. Nella giornata odierna la campionessa Olga Kharlan, di origine ucraina, si era imposta con un netto 15-7 contro la russa Anna Smirnova nel tabellone dei 64 di sciabola femminile.
clamoroso
La guerra anche in pedana: lite tra l'atleta ucraina e la russa. Poi la squalifica per antisportivit¨¤
Kharlan supera Smirnova ed espone la sciabola invece di salutare. L’avversaria resta seduta per 45’ per protesta. Poi giunge lo stop per la schermitrice vincitrice. E ora rischia l'intera squadra di Kiev
Tutto bene fino a quel momento, ma dopo la stoccata finale si ¨¨ scatenata la polemica.
Sciopero
¡ªL’atleta russa si avvicina all’avversaria per il saluto di rito, mentre l’ucraina, dato che il protocollo lo consente, almeno cos¨¬ sembrava, ha solo esposto la sciabola, il saluto ¨¨ stato comunque convalidato dall’arbitro che non ha ammonito l’atleta. La Smirnova per¨° non ha gradito il gesto e in segno di protesta ¨¨ rimasta in pedana per 45 minuti, seduta su una sedia come se volesse a tutti i costi quella stretta di mano mancata. ? servito l’intervento di un delegato Fie per mettere fine allo “sciopero” dell’atleta.
Provvedimento
¡ªMa la vera sorpresa avviene due ore dopo, la Fie comunica la squalifica della Kharlan dal tabellone individuale dopo aver ritenuto antisportivo il suo comportamento. Adesso si attende una squalifica dell’intera squadra ucraina, dato che da regolamento un team non pu¨° iscriversi al tabellone in caso di squalifica di un suo membro.
le reazioni
¡ªArrivano le prime dichiarazioni di Kharlan che non accetta la decisione della Fie: "Sono stata squalificata da un arbitro che non era in campo, che me lo ha comunicato fuori dalla pedana, il nostro direttore di gara aveva convalidato il saluto. Non voglio che le mie compagne vengano penalizzate". Sono ancora pi¨´ pesanti le dichiarazioni del presidente della federazione ucraina di scherma: "Le nostre ragazze sono state sorteggiate contro due atlete russe, non pu¨° essere una coincidenza. Approfondiremo la vicenda". Non sono mancate anche delle lacrime di rabbia da parte dell'atleta squalificata: "Questa decisione mi ha rovinato la vita, non sono pi¨´ una ragazzina, questi saranno i miei ultimi anni nel mondo della scherma, volevo chiudere in bellezza per poi dedicarmi ad altro. Sognavo la qualificazione a Parigi, ma questa folle scelta rischia di cambiare tutti i miei piani e di rovinare il mio futuro".
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