Olimpionico nella sciabola a squadre nel 1984, poi scienziato specializzato sui disturbi di memoria e ricercatore a Cambridge e Parigi. Aveva 67 anni
Campione olimpico di sciabola a squadre a Los Angeles 1984 e poi scienziato di fama, si ¨¨ spento a 67 anni Gianfranco Dalla Barba. Gli ¨¨ stato fatale un arresto cardiaco.?Aveva conquistato l'oro di Los Angeles con Angelo Arcidiacono, Marco Marin, Dino Meglio e Giovanni Scalzo, era poi tornato sul podio olimpico con il bronzo di Seul 1988. Nel suo palmares anche tre medaglie d¡¯argento e due di bronzo ai Mondiali.
gli studi
¡ª ?Era cresciuto nel Petrarca Scherma, chiusa la carriera si era laureato e specializzato in Neurologia a Padova. Aveva poi continuato l'attivit¨¤ di ricerca?nel laboratorio di Neuropsicologia formando uno dei primi gruppi interdisciplinari italiani dedicati allo studio dei deficit cognitivi conseguenti a lesioni cerebrali. Si ¨¨ sempre dedicato ai disturbi neurocognitivi, ¨¨ stato ricercatore all¡¯Universit¨¤ di Cambridge, all¡¯Institut National de la Sant¨¦ et de la Recherche M¨¦dicale di Parigi, dove ha diretto un¡¯¨¦quipe clinica e di ricerca sui deficit di memoria e sulla diagnosi precoce di malattia di Alzheimer. Era poi tornato in?Italia per insegnare Neuropsicologia all¡¯Universit¨¤ di Trieste.??Recentemente aveva pubblicato il libro ¡°Che cos¡¯¨¨ la memoria? Normalit¨¤ e patologia dell¡¯atto di ricordare¡±.?
il ricordo della scherma
¡ª ?Cos¨¬ lo ricorda il presidente della Federscherma, Paolo Azzi: "Gianfranco Dalla Barba ¨¨ stato un esempio autentico di Dual Career, affermandosi come grandissimo sciabolatore ed eccellente professionista nell¡¯ambito medico: una medaglia d¡¯oro in pedana e fuori. Il nostro sport perde un Campione con la C maiuscola e io un amico con il quale ho condiviso anni indimenticabili".
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