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"Sar¨° per sempre grata all'universit¨¤ di Junetendo per avermi permesso di venire ad allenarmi in segreto, per cercare di recuperare le mie capacit¨¤". E cos¨¬, attraverso un tweet, si scopr¨¬ l'arcano. Simone Biles, dopo aver rinunciato a quasi tutte le finali dell'Olimpiade e prima di rientrare per conquistare il bronzo alla trave, si ¨¨ allenata in una palestra "segreta" messa a diposizione da una delle universit¨¤ di Tokyo.
Tutto, come raccontato dal Wall Street Journal, ¨¨ successo mercoled¨¬ della settimana scorsa, quando uno dei tecnici statunitensi ha chiamato l'universit¨¤ parlando di "una ginnasta che ha bisogno di usare la palestra", la prima risposta da parte del professor Aoki, destinatario della chiamata, ¨¨ stata abbastanza tiepida: "Mah, veramente ¨¨ complicato...", e cos¨¬ il tecnico ha dovuto svelare l'illustre nome: "? la Biles". Immediatamente la faccenda complicata si ¨¨ risolta in due ore e Simone ha potuto continuare ad allenarsi lontana da occhi indiscreti. I twisties che l'hanno colpita, ovvero la mancata capacit¨¤ di orientarsi mentre si eseguono avvitamenti, andavano curati lontano dalla morbosa curiosit¨¤ che cresceva attorno a lei giorno dopo giorno, rinuncia dopo rinuncia.
Per provare a uscire da quella complicata situazione, la Biles, ha dovuto ricominciare quasi da capo, dagli esercizi riservati alle neofite, non certo alla pi¨´ titolata campionessa dell'artistica. E quel video in cui manca la presa alle parallele asimmetriche e cade sui materassi come un sacco di patate arriva proprio da quella palestra, diventata per una settimana la sua fortezza inespugnabile. Due ore al giorno, lontana da tutti, accompagnata solo dai suoi coach e da un membro dello staff medico Usa. "I giapponesi forse sono le persone pi¨´ dolci che abbia mai incontrato nella mia vita, grazie di cuore".
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