Finalmente! Chi la dura la vince la medaglia. Vanessa Ferrari spezza la maledizione del quarto posto e conquista l’argento nel suo corpo libero con una splendida interpretazione, fatta di una eleganza e di una gestualit¨¤ da pelle d’oca, sulla musica di “Con te partir¨°” di Andrea Bocelli. L’oro va alla statunitense Jade Carey che replica quanto era successo nell’all round, il concorso individuale, vinto da Suni Lee: orfana di Simone Biles, la squadra americana trova comunque altre protagoniste vincenti. La Carey trionfa con 14.366 puntando tutto sull’acrobatica e sulla difficolt¨¤ dell’esercizio. Lo dice la combinazione fra “nota di partenza”, il parametro della difficolt¨¤ dei movimenti scelti, e l’esecuzione. La Carey pone l’asticella pi¨´ in alto, 6.300 il suo livello, mentre Vanessa ¨¨ a 5.900. Ma l’azzurra ¨¨ pi¨´ brava nell’esecuzione: 8,300 rispetto agli 8.066 della Carey e chiude con 14.200. Sono i telecronisti brasiliani, peraltro pure loro coinvolti perch¨¦ c’¨¨ in gioco c’¨¨ la loro Rebeca Andrade (che finir¨¤ quinta), a illustrare forse pi¨´ della giuria, la riuscita del minuto e 29 secondi dell’esercizio della Ferrari. “Da podio, sicuramente da medaglia, minimo da medaglia!”, dicono. E anche noi abbiamo la stessa impressione senza aspettare il verdetto della giuria. Sul podio, terze a pari merito, la giapponese Murakami e la russa Melnikova (14.166).
ginnastica
Vanessa Ferrari, finalmente ¨¨ tua: storico argento a 30 anni
Dopo i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016 la Ferrari chiude il corpo libero dietro alla statunitense Carey: ¨¨ la prima medaglia individuale azzurra della ginnastica
La gara
¡ªVanessa ha fatto quello che aveva annunciato, non tradiva ansia, non rubava con lo sguardo le esecuzioni di chi l’aveva preceduta. “Ho pensato solo a me stessa” e deve averlo davvero fatto. La Ferrari ha proposto come previsto le tre diagonali complesse con una interpretazione coinvolgente e una serie di movimenti perfetta, solo un minimo passettino all’ultimo arrivo. Ma tutto pulito e coinvolgente. Questo ¨¨ l’argento della forza di volont¨¤ e dell’amore per il suo sport, pi¨´ forte degli infortuni, dei mille guai, degli anni che passano e delle giovanissime che spingono. Per la ginnastica italiana al femminile ¨¨ il ritorno a medaglia e in particolare all’argento a distanza di 93 anni dalla prima e fino a pochi minuti fa unica presenza sul podio, quella della prova a squadre di Amsterdam 1928. Tokyo, la stessa Tokyo del professor Franco Menichelli, medaglia d’oro proprio nel corpo libero di Vanessa, ci porta ancora una volta fortuna. Questa medaglia, non c’¨¨ dubbio, ¨¨ strameritata.
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