il gesto
La fuga delle sorelle Hashimi per dare un messaggio di speranza alle donne
Una corsa per il riscatto. ? l'obiettivo delle sorelle afghane Yulduz e Fariba Hashimi che, dopo appena poco pi¨´ di 35 chilometri di tragitto, sono scattate in testa nella prova in linea di ciclismo femminile dei Giochi Olimpici. E dalla testa della corsa hanno approfittato per mandare un messaggio forte e chiaro al loro paese di origine e al mondo intero.
via dall'afghanistan
¡ª ?Yulduz e Fariba, rispettivamente 24 e 21 anni, sono fuggite dal sud ovest asiatico nel 2021. Vorrebbero che anche nella loro nazione le donne potessero studiare e praticare sport liberamente, senza nessuna sorta di vincolo. Da questa ragione deriva la loro decisione di rappresentare?l'Afghanistan alle Olimpiadi, rifiutando la collocazione nel team dei Rifugiati: "Le cose devono cambiare", hanno chiosato pi¨´ volte per farsi sentire. Il tutto non senza conseguenze: "Nostro fratello pi¨´ piccolo - hanno raccontato nei giorni scorsi - ¨¨ stato ferito con un coltello alla testa. Chi lo ha fatto gli ha detto 'questo ¨¨ per le tue sorelle che sono alle Olimpiadi'". Come se non bastasse,?la famiglia di Yulduz e Fariba ¨¨ stata costretta per quattro volte a cambiare casa per proteggersi da eventuali attacchi.?
senza paura
¡ª ?Le sorelle, tuttavia, proseguono indisturbate nella loro lotta contro il trattamento riservato alle donne nel loro paese.?In Italia sono assistite dall'associazione 'Road to Equality',?tramite la quale l'ex campionessa del mondo Alessandra Cappellotto sostiene cicliste che provengono da nazioni in difficolt¨¤ e per le quali la vita in casa loro ¨¨ difficile. Yulduz e Fariba corrono alle Olimpiadi non tanto per una medaglia, quanto per dare un segnale di speranza a tutte le donne afghane. Questo supera qualsiasi altro traguardo.
Gazzetta dello Sport
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