Sud Sudan, l'inno sbagliato e il capolavoro di una banda di rifugiati
"Il giocatore africano". Non c'¨¨ nulla di pi¨´ irritante. Ma avete mai sentito di un italiano, un francese o uno spagnolo identificati come "il giocatore europeo"? Contiene tutto il pressapochismo, ancor prima del provincialismo e della forma mentis che ci porta a considerare figli di un dio minore quelli che provengono dal "continente nero", altra definizione che - senza voler trascendere nell'estremismo recente del politically correct - andrebbe abolito. Ecco allora che quando la nazionale di basket del Sud Sudan si ¨¨ orgogliosamente schierata in campo per il suo storico debutto olimpico e dagli altoparlanti dello stadio?Pierre-Mauroy di Villeneuve-dĄŻAscq, periferia di Lilla, sono partite le note dell'inno sudanese invece del loro, "South Sudan Oyee!", sui dodici eroi di Juba ¨¨ calato un velo di tristezza.