la stella
A Curry manca solo il titolo olimpico: "I Giochi sono molto pi¨´ che semplice basket"
Nel centro di allenamento Marcel-Cerdan a nord di Parigi c¡¯¨¨ tutto quello che serve per lavorare in tranquillit¨¤. Un impianto non troppo grande, con sale pesi e per i massaggi, uffici per lo staff e per gli allenatori. Di certo gli spazi risulteranno un po¡¯ angusti per superstar abituate alle grandi arene, ma del resto ai Giochi bisogna calarsi nel clima giusto per non farsi distrarre. ? qui, a Levallois-Perret, che Team Usa si ritrover¨¤ domani. Per oggi coach Steve Kerr ha concesso il riposo dopo la partita giocata in serata contro il Sud Sudan, penultimo impegno della fase a gironi che si chiuder¨¤ sabato contro Porto Rico.?
prima volta
¡ª ?Ogni giorno attorno all¡¯impianto che ospita le sedute di allenamento della squadra da mezzo miliardo di dollari di ingaggi (stagione 2024/25) si appostano centinaia di ammiratori e cacciatori di autografi. Cercano LeBron James, Kevin Durant e Steph Curry, che dello squadrone statunitense ¨¨ il pi¨´ atteso. Dal primo giorno in cui Usa Basketball ha costruito il roster per Parigi il figlio di Dell (che ha giocato 16 stagioni in Nba prima di Steph) ¨¨ stato considerato un punto fermo e un po¡¯ anche l¡¯uomo del destino. Nella sua incredibile carriera ha vinto di tutto, ha fatto segnare record destinati a durare - come le tremila triple realizzate, primo nella storia ¨C e ha cambiato per certi versi il gioco allontanando sempre di pi¨´ il raggio d¡¯azione per il tiro da tre. L¡¯unico alloro che gli manca, a 36 anni, ¨¨ proprio una medaglia ai Giochi, a differenza delle altre icone che hanno segnato gli ultimi vent¡¯anni di Nba (Kobe Bryant, Durant e ovviamente LeBron). Non ¨¨ un mistero che proprio James lo abbia fortemente voluto non tanto per blindare il quinto oro consecutivo a stelle e strisce nel basket maschile, quanto per comporre un mosaico che potesse avvicinare la squadra del mito, il Dream Team del 1992. "Aspettavo da anni questo momento. L¡¯Olimpiade ¨¨ molto pi¨´ che semplice basket", ha detto Curry, che con LeBron condivide la citt¨¤ di nascita, Akron nell¡¯Ohio (stesso ospedale), anche se ¨¨ cresciuto a Charlotte. "Sento la responsabilit¨¤ e l¡¯orgoglio di giocare con compagni incredibili, ¨¨ un¡¯occasione che non si ripeter¨¤ pi¨´. LeBron potrebbe vincere la sua quarta medaglia (un bronzo e due ori finora, ndr), Durant ¨¨ il miglior marcatore della storia del nostro Paese ai Giochi e ha gi¨¤ vinto tre ori. Per me ¨¨ la prima volta. Nel 2012 non avevo semplicemente il livello per far parte della squadra, nel 2016 avevo appena giocato le Finali Nba e il mio corpo aveva bisogno di riposo. Tre anni fa non era un buon momento per il Covid. Ora finalmente ci sono anch¡¯io".?
Adattamento
¡ª ?Quando a met¨¤ aprile Grant Hill, il numero uno di Usa Basketball che a Parigi si diverte ancora a tirare prima degli allenamenti della squadra, gli ha consegnato la canotta numero 4 ¨¨ stato come colmare un vuoto. "Prima della partita contro la Serbia ero un po¡¯ nervoso, lo ammetto. Poi ho sentito l¡¯inno ed ¨¨ stato bellissimo. Probabilmente sar¨¤ la mia unica esperienza alle Olimpiadi, per questo voglio l¡¯oro anche se non sar¨¤ una passeggiata. Ci sono nazionali pronte, piene di grandi giocatori, non ¨¨ pi¨´ il tempo di scarti enormi".?
come ai playoff
¡ª ?Prima di arrivare a Parigi, Curry ha scattato con KD e LeBron una foto: la stessa posa con cui Michael Jordan, Larry Bird e Magic Johnson si fecero immortalare a Barcellona nel ¡®92. Vorrebbe farne altre con Steve Kerr il 10 agosto, giorno della finale. ? il suo mentore, l¡¯allenatore con cui condivide le sorti dei Golden State Warriors dal 2014. "Basta la sola presenza in campo di Steph per guadagnare un vantaggio. Che tiri o no incute un tale timore agli avversari che il campo si apre, basta guardare cosa ¨¨ successo con la Serbia", sottolinea Kerr. La sua forza ¨¨ anche la capacit¨¤ di adattamento a regole e stile di gioco differenti tra Fiba e Nba. "In realt¨¤ non vedo grandi differenze. Si giocano 40 minuti invece di 48 e cambia qualcosa per distanze e modo di arbitrare ma si gioca un basket fisico, simile a una serie playoff. Lo sforzo di adattamento pi¨´ grande ¨¨ all¡¯interno della squadra per creare la chimica giusta in un tempo molto ridotto. Siamo in dodici e ci scontriamo lungo tutta la stagione. Adesso invece dobbiamo creare qualcosa insieme e non abbiamo un anno per farlo, ma solo pochi giorni".
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