Record italiano della 4x400, ma errore e 7¡ã posto. India: giavellotto storico
Stavolta non c'¨¨ stato niente da fare per la medaglia, ma la finale della 4x400 ¨¨ l’ennesima dimostrazione che questa ¨¨ proprio una nuova atletica italiana. S¨¬, ¨¨ vero, la mancata sintonia fra Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio all’ultimo cambio ¨¨ un errore che pregiudica ogni aspirazione di avvicinare al podio. Ma che cosa vuoi dire a un quartetto (gli altri azzurri sono Davide Re in prima frazione, rispetto a ieri si scambia con Sibilio, che ha l’ultima, e Vladimir Aceti in seconda), che migliora ancora il record italiano finendo con 2’58”81? Davanti volano gli Stati Uniti in 2’55”70 ed ¨¨ seconda l’Olanda in 2’57”18, che ora ¨¨ davanti a noi nel medagliere generale (serve un ulteriore sforzo almeno d’argento per riprendersi l’ottavo posto). E a proposito di medagliere, gli Stati Uniti si prendono anche la staffetta al femminile e avvicinano ancora la Cina.
India felice
¡ªIl fatto del giorno per¨° ¨¨ la vittoria nel giavellotto di Neeraj Chopra che regala all’India la sua prima medaglia d’oro olimpica nell’atletica davanti a Vesely e Vadlejch della Repubblica Ceca. Il lancio vincente ¨¨ di 87.58: una sorpresissima. Il giavellotto ¨¨ il pi¨´ spregiudicato e il pi¨´ intercontinentale dei lanci: cinque anni fa era toccato alla Germania vincere, nel 2012 a Trinidad e Tobago, ora arriva l’India. Il pronostico ¨¨ invece rispettato con Sifan Hassan nei 10mila vinti in 29’55”32, secondo oro e terza medaglia (ieri bronzo nei 1500), ma per l’olandese nata e cresciuta in Etiopia c’¨¨ l’arrabbiatura dell’ex connazionale Gidey, medaglia di bronzo, che conduce praticamente tutta la gara, fa la selezione frammentando sempre di pi¨´ il gruppetto di testa e invita ripetutamente (ma invano) a dare una mano nella fuga. Il Burundi ¨¨ invece d’argento con la Gezahegne.
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Jakob e Mariya
¡ªSorpresissima del giavellotto a parte ¨¨ il giorno in cui i pronostici vengono rispettati. Jakob Ingebritsen ¨¨ troppo forte nei 1500 che governa con perfetta scelta di tempo concludendo in un 3’28”32 che ¨¨ anche il record olimpico. Dietro di lui il keniano Cheruiyot e il britannico Kerr. Molto bella la battaglia dell’alto al femminile con Mariya Lasitskene che resiste con classe al rilancio dell’australiana McDermott: 2.04 per la russa, 2.02 per l’australiana. L’atletica saluta il New National Stadium, il famoso stadio “foresta” all’insegna del legno del verde (ma anche dell’azzurro!). Ora manca solo la maratona di domani a Sapporo. Poi a fine giornata, Tokyo saluter¨¤ le Olimpiadi.
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