Niente record del mondo nella serata. Il New National Stadium dice che basta quello strepitoso di Karsten Warholm al mattino. E cos¨¬ Armando “mondo” Duplantis ed Elaine Thompson-Herah spadroneggiano nell’asta e sui 200 metri ma rinviano l’appuntamento con il primato. Certo lo svedese manca di un nulla, toccando con il petto l’asticella dopo averla valicata molto in alto, i 6,19 del record assoluto che lui stesso detiene e la giamaicana con 21”53 resta lontana ma non lontanissima da Florence Griffith Joyner e dal suo spaziale 21”34 di Seul ’88.
le finali
Duplantis e Thompson, niente record, ma ¨¨ dominio! Ed ¨¨ boom Mboma
Non cadono i primati mondiali dell'asta e dei 200 femminili. Ma la namibiana centra quello U20. L'americana di origini sudanesi Athing Mu si prende gli 800 metri e la Anita Wlodarcszyk
altro pianeta
¡ªDuplantis in questo momento ¨¨ davvero di un altro pianeta, e poi senza l’amico campione del mondo Sam Kendricks, fermato dal Covid, non c’¨¨ partita. Allo svedesino (per la mamma) mezzo americano (per il pap¨¤) bastano cinque salti per stendere tutta la concorrenza. L’ultimo a resistere ¨¨ l’altro statunitense Chris Nilsen, che dopo aver superato i 5.97 si ferma a 6.02. Misura che lo svedese, ormai definitivamente consacrato come nuovo Bubka, supera in modo ampio e sicuro. Poi i tre errori a 6.19, ma la sensazione ¨¨ che abbia la misura nelle gambe e nelle mani. Per il bronzo si rivede Thiago Braz, il brasiliano trionfatore a Rio che quando gareggia all’Olimpiade si esalta anche lontano di casa. Ma stavolta l’oro ¨¨ su un altro livello. Brutta serata per Renaud Lavillenie, il francese che a pochi giorni dalla gara aveva avuto un problema alla caviglia in allenamento, che chiude all’ottavo posto.
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GIOVANISSIME
¡ªLa Thompson-Herah aveva conquistato la semifinale in 21”60 con un colpetto di freno e ci aveva fatto pensare di poter essere ancora pi¨´ veloce in finale. Certe volte siamo ingordi. Ricordiamoci comunque che la sua ¨¨ un’impresona: anche a Rio aveva fatto la doppietta 100-200 e qui si ¨¨ ripetuta addirittura in modo pi¨´ convincente. Ma ¨¨ anche una giornata all’insegna delle giovanissime perch¨¦ alle spalle della giamaicana, c’¨¨ la namibiana Christine Mboma, appena 18 anni: corre in 21”81 stabilendo il primato del mondo Under 20. Qualche minuto prima la statunitense Athing Mu s’era presa gli 800 metri in un ottimo 1’55”21. La sua vittoria ¨¨ stata travolgente e gi¨¤ sul rettilineo le domande si sono spostate sulle origini del suo nome. Il pap¨¤ e la mamma della diciannovenne del New Jersey sono arrivati in America dal Sud Sudan (che al tempo non era ancora indipendente, il referendum per staccarsi dal Sudan ¨¨ del 2011). Il presente ¨¨ suo il futuro pure. Gli Stati Uniti non vincevano gli 800 alle Olimpiadi dal 1968. Chi invece non perde le abitudini che la Polonia che ¨¨ andata ancora una volta a segno nel martello con Anita Wlodarcszyk, vincitrice con 78.48. In effetti, dopo tante sorprese ¨¨ stata la giornata dei favoriti.
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