Giuffrida, niente bronzo. Il pubblico contesta l'arbitra. Odette: "Sì, non le sono simpatica..."

Una Olimpiade amara per Odette Giuffrida, sconfitta anche nella finalina per il bronzo. La judoka italiana è stata costretta alla resa in semifinale dopo 6 minuti e 9 secondi di combattimento da tre penalità. Nello scontro per la finale dei -52 chili la kosovara Distria Krasniqi, campionessa olimpica a Tokyo nei -48 ma oro europeo e bronzo mondiale nella nuova categoria, ha prevalso senza portare a termine alcun attacco valido per il punteggio. Odette ha ricevuto i primi due shido (le sanzioni per infrazioni non gravi) in seguito a falsi attacchi. Dopo i primi 4 minuti di sostanziale equilibrio, l’azzurra è andata a un passo dal mettere a segno il waza-ari decisivo al Golden score ma la kosovara ha saputo uscire dalla situazione di pericolo all’ultimo istante.

l'epilogo

Dopo due minuti abbondanti di extra time è arrivata la doppia sanzione - la prima per la Krasniqi - che ha condannato Odette alla fine della sua corsa all’oro. Il pubblico dei 7mila dell’Arena Champ-de-Mars ha sonoramente fischiato la decisione dell’arbitro, la romena Babiuc. "L'arbitraggio? Anche nella finale l'ultimo shido era dubbio. Con questo arbitro un giorno prenderò un caffè e le chiederò che problemi ha con me. Va avanti da tanto. Quando vedo che sale lei, già so che devo fare qualcosa in più di quello che basterebbe. Non ha molta simpatia per me", ha sottolineato la judoka azzurra. "Non so cosa dire, è ancora tutto troppo fresco. Mi sto ripetendo che ho dato tutto. Sicuramente il Signore vuole mostrarmi qualcosa. Mi dispiace perché ci credevo. Non mi piace dare la colpa agli arbitri, ma meritavo di più".