l'intervista
Maggie Pescetto, speranza azzurra a Parigi con il kitefoil: "Dall'Irlanda a Genova: ecco la mia storia"
Una nuova disciplina olimpica, una nuova speranza azzurra. A Parigi 2024 far¨¤ il suo esordio il kitefoil, evoluzione del kitesurf con, sotto la tavola, lĄŻormai popolarissima pinna. Con lĄŻintroduzione del nuovo sport ai Giochi, cĄŻ¨¨ da conoscere un nuovo volto tricolore da provare a spingere nelle giornate di gara che si svolgeranno a Marsiglia: il suo nome ¨¨ Maggie Pescetto, classe 2000 nata in Irlanda e adottata dallo Yacht Club Italiano di Genova, con cui ¨¨ cresciuta fino a diventare atleta olimpica. Manca sempre meno e lĄŻattesa si fa giorno dopo giorno pi¨´ intensa.?
Maggie, qual ¨¨ il piano in vista dei Giochi??
"Ho trascorso 10 giorni in Francia, a Hyeres, per allenarmi. Dopo un rapido ritorno a casa, adesso ci sono i Mondiali fino al 19 maggio".?
Quali sono i tuoi obiettivi per i Mondiali??
"Pi¨´ che pensare ai numeri, il focus ¨¨ paragonarci ai rivali internazionali e capire a quale livello siamo, cos¨Ź da creare le basi di lavoro per le Olimpiadi. Metter¨° in pratica quello su cui ho lavorato in questo periodo, cerco di non crearmi particolari aspettative".?
Raccontaci il tuo percorso negli ultimi mesi.?
"Prima di questo Mondiale, ho gareggiato nellĄŻEuropeo a marzo in Spagna: ¨¨ stata una regata fondamentale, che mi ha fatto qualificare alle Olimpiadi grazie al fatto che ho raggiunto la semifinale. Dopodich¨Ś siamo andati a Palma de Mallorca in cui cĄŻ¨¨ un evento mondiale, il trofeo Princesa Sofia: sono arrivata quarta".?
Cosa provi allĄŻidea di diventare presto unĄŻatleta olimpica??
"Incredulit¨¤. Finch¨Ś non ci sar¨°, non riuscir¨° a crederci: era il mio sogno da tanto tempo, raggiungerlo ¨¨ stata una conferma del fatto che, se voglio una cosa, riesco a raggiungerla. La competizione era tosta, ¨¨ stato un grandissimo risultato. Rappresentare lĄŻItalia ¨¨ un grandissimo orgoglio. Sono entusiasta ma allo stesso tempo non voglio gioire molto adesso: mi sto concentrando molto sul lavorare e sul migliorare il pi¨´ possibile. Testa bassa, devo limare gli errori anche marginali. Ci sar¨¤ tempo per esultare dopo le Olimpiadi: ora ¨¨ tempo di un lungo allenamento intenso".?
Fino a pochi anni fa tu eri forte sul kitesurf: comĄŻ¨¨ avvenuto il passaggio??
"Una volta che il kitefoil ¨¨ diventata disciplina olimpica, tutti noi atleti delle giovanili abbiamo effettuato il passaggio al foil, dal momento che lĄŻidea della Federazione era riuscire a costruire una squadra olimpica. Il passaggio ¨¨ avvenuto nel 2019 e me ne sono innamorata immediatamente, mentre altri hanno fatto fatica e infatti la rosa si ¨¨ dimezzata".?
Che sensazioni hai provato le prime volte sul foil??
"? totalmente diverso, ¨¨ come imparare un nuovo sport da zero: i punti in comune sono pochissimi. Il kitesurf ¨¨ salti e divertimento puro, con il foil si rientra nelle discipline veliche. Le prime uscite sono state caratterizzate da una marea di cadute, facciate e dolore. Ma, una volta capito come utilizzare il foil e come poterci giocare, mi ¨¨ subito piaciuto. Io sono molto testarda: non potevo smettere subito. Volevo capire a che livello potessi arrivare: una volta imparato a gestirlo, mi ¨¨ piaciuto tantissimo. Le regate sono simili a quelle della barca a vela, mentre quelle di prima duravano pochi minuti, senza tattica o strategia. Ora mi trovo a gareggiare in un percorso da 15/20 minuti in cui bisogna avere unĄŻidea di cosa fare, essere sempre sul pezzo, sapersi giostrare e conoscere il campo. ? una disciplina molto di testa".?
Hai completamente abbandonato il kitesurf??
"Ce lĄŻho ancora chiuso in garage, ogni tanto esco e faccio due salti ma per divertimento. In fondo, ¨¨ questa lĄŻessenza del kitesurf. Ma di base, adesso sono fissa sul foil, anche perch¨Ś ¨¨ necessario molto meno vento: con 6 nodi, possiamo partire".?
Sei nata in Irlanda, ci racconti brevemente la tua storia??
"Mia mamma ¨¨ irlandese, ma ho sempre vissuto in Italia perch¨Ś mio pap¨¤ ¨¨ per met¨¤ italiano. Lui e mio nonno sono storici soci dello Yatch Club Italiano di Genova, inizialmente ho provato a fare vela ma non mi divertivo abbastanza. Il kite ¨¨ stato un ottimo compromesso, grazie a questo sport sono anche io diventata socia del club e ho iniziato a gareggiare. ? stato proprio un bel percorso: mi sono sempre sentita a casa. ? molto importante per me chiudere questo ciclo con loro".?
Come si svolge la tua preparazione fuori dallĄŻacqua??
"Abbiamo unĄŻequipe di persone che ci seguono, come il preparatore atletico Luca Parisi con cui facciamo controlli periodici. Abbiamo un programma da seguire, fatto di tre allenamenti in palestra a settimana e due di vogatore".?
Quali sono gli aspetti del tuo fisico su cui ti stai concentrando in questa fase??
"Pi¨´ si ¨¨ pesanti e pi¨´ si va forti, questo ¨¨ un aspetto su cui sto lavorando: io peso poco, in questo periodo sto cercando di mettere pi¨´ massa possibile. E poi cĄŻ¨¨ da fare un importante lavoro di game".
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