“L’Italia negli sport di squadra ¨¨ stata disastrosa”: la frase standard nel calderone dei social, sempre puntuali nell’elogiare e - soprattutto - distruggere, ¨¨ come un manifesto che meriterebbe un approfondimento specifico che non mancher¨¤ all’interno delle singole federazioni. Parliamo di Olimpiadi, ovviamente. Perch¨¦ fortunatamente al di fuori dei cinque cerchi un mese fa nello sport di squadra pi¨´ famoso e seguito, il calcio, l’Italia era riuscita a vincere l’Europeo, seppur dopo 53 anni.
CHE DELUSIONE
Italia, il grande disastro degli sport di squadra: ¨¨ un flop storico!
Zero medaglie come nel 2008, cos¨¬ male solo nel '32 a Los Angeles. Il mental coach Popolizio: “Riflettiamo quell’emotivit¨¤ che si moltiplica nel gruppo e soprattutto la tendenza naturale all’individualismo che continuiamo a coltivare”
Inaspettato
¡ªIl “disastroso” e diciamo pure totalmente inaspettato flop viene tutto dai Giochi. Schiaffi su schiaffi negli sport di squadra che si erano presentati con le qualificazioni di volley maschile e femminile, pallanuoto maschile, basket maschile, basket 3¡Á3 femminile, softball femminile. Sei squadre, tutte senza mettersi una medaglia al collo. Nessuna di queste ha raggiunto le semifinali e dunque tutte resteranno a secco. Era successo solo nel 1932 a Los Angeles.
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Da Atene 2004...
¡ªUn tracollo partito da dopo Atene 2004 quando il Setterosa vinse la medaglia d’oro, le Nazionali maschili di basket e volley giunsero in finale, mentre quella di calcio vinse il bronzo. Dal massimo di quella edizione allo zero attuale. Ed ¨¨ uno zero che non si verificava da Pechino 2008. In generale, dal Dopoguerra in avanti, l’Italia aveva sempre raccolto almeno un 4¡ã posto negli sport di squadra: tutto prima della disastrosa edizione di Tokyo.
Piano di lavoro
¡ªI motivi? Difficile trovare su due piedi una soluzione anche perch¨¦ ogni federazione ha il suo piano di lavoro e magari il flop di oggi ¨¨ da mettere in preventivo perch¨¦ finalizzato alla conquista di una medaglia domani. Certo, la prima risposta che si potrebbe dare ¨¨ sempre la stessa. Ossia, che i campionati nazionali sono sempre pi¨´ frequentati da stranieri, ma questo non ¨¨ certo un problema nato ieri. Oggi, c’¨¨ invece da registrare il non essere letteralmente capaci di fare squadra. Nelle gare che contano (come oggi nella pallavolo femminile e nella pallanuoto maschile, o ieri nella pallavolo maschile) non diamo mai l’impressione di essere una vera e propria squadra. Cerchiamo di affidarci alla stella del momento (Egonu nella pallavolo ¨¨ il caso eclatante) per poi scoprire che nessuno, neppure lei, pu¨° vincere le partite da sola. Non abbiamo citato il basket, l’unico team in queste Olimpiadi ad aver dato l’impressione di essere un gruppo coeso e venuto fuori quasi dal nulla, eliminato alla fine dalla pi¨´ forte Francia, seppur lottando fino all’ultimo secondo.
L’identit¨¤ dell’italiano
¡ª“Il ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini ha fatto un capolavoro, ha raggiunto il massimo come carriera di tecnico ma ¨¨ una eccezione ed ¨¨ in controtendenza. Ai Giochi andiamo peggio negli sport di squadra perch¨¦ si riflette l’identit¨¤ dell’italiano, l’Italia ¨¨ fatta di tanti individualismi, grandi eccellenze ma non ¨¨ un Paese di sistema. Altre nazioni di origine anglosassone, gli stessi tedeschi e francesi, sono tutti Paesi di sistema. Noi riflettiamo nello sport di squadra quell’emotivit¨¤ che si moltiplica nel gruppo e soprattutto riflettiamo la tendenza naturale all’individualismo che continuiamo a coltivare. Lo sport ¨¨ la faccia di un prisma della societ¨¤ di quel Paese”: questo il pensiero del professor Daniele Popolizio, il mental coach di atleti e sportivi, con oltre 50 ‘vittorie’ internazionali e oltre 200 titoli italiani di varie discipline sportive, presidente del Gruppo Cenpis (associazione scientifica multi-disciplinare di psicologia). “Se una nazione va in un certo modo nello sport, non ¨¨ casuale, ¨¨ la punta dell’iceberg di come sta andando il Paese - conclude Popolizio -. Noi abbiamo vinto pi¨´ medaglie rispetto a Rio e Londra, ma me lo aspetto che dopo due o tre quadrienni olimpici cresciamo un po’. E poi sono aumentate le discipline e la proporzione sale. Noi dobbiamo uscire dagli individualismi, dalle preferenze conoscitive piuttosto che valoriali, intese come bravura. Non ¨¨ un caso che tradizionalmente vinciamo pi¨´ nelle discipline individuali che rappresentano la fucina di talenti, non solo nello sport ma in tutti i settori professionali. Dall’arte alla musica, dal cinema allo sport noi abbiamo tante piccole “imprese”, ma i movimenti non ci sono mai. Questo si lega anche alla conformazione geografica. L’Italia ¨¨ confinata da una grande catena montuosa a nord e divisa da una dorsale appennina che frammenta le identit¨¤”.
Francia
¡ªE cos¨¬, l’Italia piange. Al contrario della Francia che fa sette su otto in semifinale negli sport di squadra: basket maschile e femminile, basket 3x3 femminile (quarto posto), pallavolo maschile, pallamano maschile e femminile, rugby a 7 femminile (ha vinto l’argento). L’unica a non farcela ¨¨ stata la squadra di calcio maschile.
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