Il bronzo del riscatto, della volont¨¤, il bronzo che vale una carriera. A Zhangjiakou, Omar Visintin conquista un meraviglioso bronzo nello snowboardcross, prima medaglia maschile per l’Italia nella specialit¨¤. Un giorno dopo la delusione per l’uscita in semifinale di Michela Moioli, tocca al 32enne altoatesino dare alle tavole azzurre un podio che d¨¤ consistenza alla spedizione, e che nella notte tra venerd¨¬ e sabato potrebbe ripetersi nella gara a squadre, dove i due azzurri saranno schierati insieme. L’oro ¨¨ andato all’austriaco Alessandro Haemmerle, davanti al canadese Eliot Grondin. I due hanno dominato la big final a quattro; Visintin, partito in ritardo, ¨¨ stato bravissimo a recuperare sull’altro austriaco, Julian Lueftner, superandolo in una curva e andandosi a prendere la medaglia.
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Visintin fantastico bronzo nello snowboardcross: la medaglia di una vita
Il meranese domina fino alla finale, poi va in rimonta e conquista il primo podio maschile italiano nella specialit¨¤: "Lo aspettavo da un po' di tempo". Bravo Leoni, eliminato in semifinale. Paura per Ferrari
Che gara
¡ªIl bronzo di Visintin ¨¨ pesantissimo perch¨¦ poco pi¨´ di due mesi fa aveva subito un grave infortunio al gomito sinistro, che l’aveva tenuto lontano dalle gare per un mese e l’aveva fatto rientrare soltanto a fine gennaio a Cortina. Ancora oggi Omar non ha il massimo dell’estensione e della forza, ma le difficolt¨¤ in partenza sono state compensate dalle capacit¨¤ tattiche che l’azzurro ha sempre avuto, e che anche questa volta sono state decisive: il sorpasso alla curva cinque ai danni di Lueftner rester¨¤ nella memoria. "La aspetto da un po’ di tempo questa medaglia - attacca l’azzurro -. ? la mia terza Olimpiade, ero consapevole di poter fare podio e finalmente ci sono riuscito. A Montafon a inizio dicembre ho subito un trauma cranico e la lussazione gomito sinistro con rottura di un legamento e in quel momento la prima preoccupazione era che volevo venire a gareggiare qui. Qualche giorno dopo i dottori mi dissero che per Pechino sarei stato a posto e allora mi sono tranquillizzato. Ho saltato gare e allenamenti, ma la cosa importante era riprendersi. Sono arrivato con un braccio che non era ok al cento per cento, ma per gareggiare bastava. Una volta in gara non penso pi¨´ al braccio, la sola cosa che conta ¨¨ andare forte".
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La gioia dei tecnici
¡ª"Ieri eravamo rimasti malissimo - racconta Luca Pozzolini, capoallenatore -. Michi era velocissima, aveva fatto il miglior tempo in qualifica, aveva vinto ottavi e quarti in solitaria. In semi ha fatto due piccoli errori e li ha pagati. Quando ti aspetti una medaglia e poi va a finire cos¨¬ ci rimani malissimo, ma per noi questo bronzo di Omar vale come un oro". Il direttore tecnico Cesare Pisoni ¨¨ orgoglioso: "Negli anni ¨¨ diventato un professionista. Ha tanta esperienza. Magari fisicamente non ¨¨ il top, ma ¨¨ bravissimo dal punto di vista tattico. Osserva, sa dove passare, si butta sulla scia, ¨¨ bravissimo in queste cose. Non potendo partire al massimo, ¨¨ stato bravo perch¨¦ ¨¨ riuscito comunque a recuperare e a prendere il terzo, Lueftner, che l’aveva battuto in semifinale".
Bravo Tommaso
¡ªUn altro azzurro era arrivato fino alla semifinale, Tommaso Leoni. Dopo una grande prova agli ottavi e ai quarti - superati proprio insieme a Visintin, nei quarti ¨¨ stato beffato all’ultimo salto. "Sono abbastanza soddisfatto. Peccato per la semifinale, ero davanti fino al penultimo salto, poi l’austriaco Luefner ¨¨ stato forte. Ho regalato un po’ di emozioni alla small final, ho fatto una bella caduta ma sono intatto. Voglio per¨° dire una cosa: oggi mi sono comportato da campione, per¨° Omar ¨¨ stato una leggenda. Se lo merita tutto. Bravo, portati a casa questa medaglia che te la meriti. Siamo molto amici, ci conosciamo da una vita. ? sempre stato un punto di riferimento. speriamo di continuare altri quattro anni cos¨¬". Fuori agli ottavi invece Lorenzo Sommariva, mentre Filippo Ferrari, caduto due volte in qualifica, ha rinunciato al tabellone finale.
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