Sarebbe stato il team anglo-austriaco a ideare il meccanismo in grado di variare l'altezza delle vetture in regime di parco chiuso
Ripresa ad alta tensione. ? proprio il caso di dirlo se si guarda a quanto successo nelle ultime ore nel paddock di Austin, travolto dalla nuova indagine Fia volta a verificare il presunto utilizzo di un sistema in grado di alzare ed abbassare l¡¯altezza da terra della vettura in regime di parco chiuso. L¡¯ennesima trovata ai limiti del regolamento, che per¨° pare avere gi¨¤ un responsabile: secondo quanto riporta la Bbc, Red Bull avrebbe, infatti, ammesso l¡¯utilizzo di un ammortizzatore per modificare l¡¯altezza del T-Tray, ovvero la prima componente del fondo a essere investita dai flussi d¡¯aria. ¡°Il dispositivo esiste ¨C ha confermato un portavoce del team anglo-austriaco ¨C ma non ¨¨ accessibile una volta che la vettura ¨¨ completamente assemblata e pronta a scendere in pista¡±. Se cos¨¬ fosse, il sistema sarebbe conforme al regolamento, dato che la Federazione concede l¡¯utilizzo di un T-Tray a regolazione variabile purch¨¦ lo stesso non venga modificato in regime di parco chiuso.?
dubbi red bull
¡ª ?¡°Nelle numerose comunicazioni avute con la Fia ¨¨ emersa l¡¯esistenza di questa componente ¨C hanno poi ammesso da Red Bull ¨C cos¨¬ abbiamo concordato un piano su come proseguire¡±. Resta, dunque, il dubbio sulla regolarit¨¤ di una soluzione in grado di garantire importanti vantaggi prestazionali alla monoposto. In particolare, l¡¯utilizzo di un ammortizzatore (il cosiddetto front-bib) regolabile tra qualifiche e gara permetterebbe di sfruttare l¡¯assetto ideale a seconda del carico di carburante imbarcato. Per questo la Federazione avrebbe richiesto a Red Bull alcune modifiche alla monoposto cos¨¬ da arginare le polemiche in un finale di campionato ancora tutto da decidere.
? RIPRODUZIONE RISERVATA