il profilo
Max, quel predestinato che ha costretto la F1 a riscrivere le sue regole
Chi lĄŻavrebbe mai detto che Verstappen sarebbe arrivato a vincere addirittura tre titoli mondiali in F1? No, con Max i discorsi sullĄŻeffetto sorpresa non hanno mai funzionato. Perch¨Ś nessuno, come lui, era mai arrivato in Formula 1 con tali premesse: con le stimmate del predestinato, del ragazzino non solo incredibilmente talentuoso, ma anche appositamente programmato per battere tutti i record a partire da quelli di precocit¨¤. Dai racconti dellĄŻeducazione siberiana impartita da pap¨¤ Jos al terzo mondiale Piloti di fila, il passo infatti ¨¨ stato breve. O, meglio, giocoforza ¨¨ durato qualche anno, ma ¨¨ comunque stato uno sbocco naturale, quasi scontato. Nessuna sorpresa, ma anzi la "noiosa" constatazione che la maggior parte degli esperti ci aveva visto bene quando, quel lontano 15 marzo 2015, il biondino olandese indossava la tuta della Toro Rosso per il debutto ufficiale in Formula 1.
max, esordio dirompente
ĄŞ ?LĄŻesordio nella massima serie di un ragazzetto che non aveva neppure la patente per guidare unĄŻutilitaria sulle strade di tutti i giorni, non poteva che avere un effetto dirompente. Quasi nove anni fa esatti, il 3 ottobre 2014, a 17 anni e tre giorni Max guidava per la prima volta una macchina di Formula 1 in una sessione ufficiale di prove libere, le FP1 del GP Giappone 2014. Si sarebbe ripetuto qualche settimana dopo anche a Austin (Usa) e Interlagos (Brasile), tra le critiche di chi pensava che lo spietato Helmut Marko stesse semplicemente gettando in mezzo ai leoni, per sole ragioni di marketing, un altro giovane sprovveduto. In realt¨¤, il piccolo Verstappen aveva gi¨¤ idee chiare e spalle larghissime, forse anche grazie a tutte quelle volte in cui il padre lo aveva messo in castigo per chiss¨¤ quale errore commesso in pista, lasciandolo in qualche piazzola di sosta a vari chilometri dallĄŻhotel in cui alloggiava per obbligarlo a rincasare a piedi.
l'iceberg del successo
ĄŞ ?Non ¨¨ stato per¨° tutto facile. Anzi, la parabola dellĄŻasso di casa Red Bull sembra lĄŻapplicazione perfetta della metafora dellĄŻiceberg, secondo cui sommerso sotto la punta di ogni successo personale cĄŻ¨¨ tutto un blocco enorme fatto di duro lavoro, insicurezze, delusioni, sacrifici, fallimenti, tradimenti e bocconi difficili da mandare gi¨´. Se il fuoco del talento bruciava gi¨¤ chiaramente negli occhi di quellĄŻadolescente brufoloso di Suzuka 2014, a mancare era lĄŻunica caratteristica che Jos Verstappen non aveva potuto coltivare: lĄŻesperienza. Cos¨Ź, se ¨¨ stato relativamente facile insegnargli i fondamenti della guida sul bagnato piazzandosi in pista, in piena traiettoria, per costringere il figlio a individuare quelle linee alternative essenziali per andare forte con la pioggia, lĄŻaver saltato tutta la filiera delle categorie giovanili ¨C dopo i trionfi nei kart, Verstappen ha corso solo un anno nel campionato europeo F3 (chiudendo al terzo posto dietro a Esteban Ocon) prima del grande salto in F1 ¨C ha reso un poĄŻ pi¨´ complicato trovare quella maturit¨¤ necessaria a vincere con una certa costanza. Mentre i suoi coetanei si facevano le ossa nelle serie minori, Max se la vedeva con i giganti.
formula verstappen
ĄŞ ?E quindi, ¨¨ vero che la vittoria ¨¨ arrivata prestissimo, gi¨¤ nella prima gara con la Red Bull (il GP Spagna 2016, condizionato dallo scontro al via tra le due dominanti Mercedes di Hamilton e Rosberg), ma ¨¨ altrettanto vero che per la piena consacrazione la strada risulter¨¤ poi particolarmente impervia. Un percorso sulle montagne russe, con podi e prestazioni sensazionali ¨C memorabile soprattutto Interlagos 2016, in cui mostrer¨¤ al mondo le sue clamorose doti di guida sul bagnato ¨C alternati a errori da principiante, incidenti e manovre pericolose oltre i limiti di regolamento. Il tutto con un costante atteggiamento sprezzante e quasi strafottente per le istituzioni e i colleghi, che porter¨¤ la Fia pi¨´ volte a intervenire per metterne a freno lĄŻesuberanza: dapprima, ad esempio, alzando a 18 anni lĄŻet¨¤ minima per esordire in F1, poi anche istituendo la cosiddetta Ą°regola VerstappenĄą, diventata necessaria per impedire a Max di difendersi cambiando direzione in fase di frenata. Sar¨¤ anche la fase del soprannome?Crashstappen, destinata per¨° a interrompersi bruscamente proprio con un altro incidente: quello nelle FP3 del GP di Monaco del 2018, che gli impedir¨¤ di partecipare alle qualifiche per i troppi danni e lo obbligher¨¤ ad assistere al dominio del compagno di squadra Daniel Ricciardo, autore di pole position e vittoria.
verstappen verso l'infinito e...
ĄŞ ?Un episodio che potremmo quasi considerare il Ą°clickĄą mentale, un ultimo vero colpo di testa prima della svolta. Verstappen inizier¨¤ a ridurre sensibilmente gli errori e, con lĄŻuscita dal team di Ricciardo, avr¨¤ in mano le chiavi della Red Bull. LĄŻascesa vertiginosa ¨¨ storia abbastanza recente: il 2019 e il 2020 in cui Verstappen ¨¨ il primo degli umani alle spalle di Hamilton e Bottas, sono quasi stagioni preparatorie alla definitiva esplosione del fenomeno Super Max. Che nel 2021 ottiene la definitiva consacrazione, dapprima sfidando ruota a ruota il mito di Lewis e poi battendolo in un duello allĄŻultimo respiro e non privo di colpi bassi e polemiche, comunque destinato a restare a lungo nella memoria degli appassionati come uno dei finali di stagione pi¨´ emozionanti di sempre. La vittoria del primo titolo ci restituir¨¤ infine un Verstappen non certo appagato, ugualmente veloce ma al contempo molto pi¨´ maturo e riflessivo, in grado di dominare gli ultimi due campionati lasciando agli avversari solo qualche briciola (come dimostrano i record battuti in serie). Una macchina micidiale adesso finalmente in grado di coniugare lĄŻintelligenza tattica con lĄŻesperienza e la brutale forza del talento innato. Lanciato verso lĄŻinfinito e oltre, senza sorprese.
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