A tu per tu con i tre prototipi della casa dei quattro anelli. Trazione elettrica, guida autonoma e un'idea precisa della mobilit¨¤ prossima ventura
Il futuro ¨¨ adesso. Senza oggi non ci sarebbe domani, direbbe qualcuno, ed ¨¨ proprio nel presente che si pu¨° vedere quello che accadr¨¤ tra qualche tempo. Divagazione filosofica a parte, ¨¨ stato possibile vedere dal vivo ¨¨ stato interessante vedere dal vivo e toccare le tre Sphere?targate Audi.? Una sportiva, una berlina e un'apparentemente anacronistica (ma accattivante) monovolume. Insomma: un terzetto di auto che per contenuti e design cancellerebbe lĄŻattuale gamma Audi rendendola "vecchia" in un attimo. Peccato che delle tre Audi in questione, solo una metter¨¤ realmente ruota in uno show room della casa tedesca. Il riferimento ¨¨ alla?Grandsphere, quella che per intendersi si pu¨° incastonare nel segmento che una volta veniva chiamato delle Ą°ammiraglieĄą e che oggi probabilmente non basta pi¨´ ad esprimere il livello di tecnologia, design, ricerca e avanguardia raggiunti. Dopo anni di stasi, in cui il mondo automotive si ¨¨ fintamente evoluto al semplice tempo di un cambio di faro - con pistoni e Ą°ciclo OttoĄą baluardi irremovibili - oggi, finalmente, si assiste ad un vero cambio di passo. Che il merito sia tutto nellĄŻavvento dellĄŻelettrico (sempre che sia un merito, ma questo lo vedremo tra qualche anno)? o di una guida autonoma sempre pi¨´ raffinata ed efficiente? Probabile. Sta di fatto che lĄŻevoluzione a cui ci stanno portando prototipi come le tre Sphere Audi, sembra proprio passare (anche) da queste novit¨¤.
UNA SU TRE SI FAR¨¤ DAVVERO
ĄŞ ?Niente Urbansphere quindi, lunghissima e spaziosissima vettura in salsa monovolume, ideale per la famiglia. Era prevista sul mercato cinese, ma a quanto pare - almeno per ora - non se ne far¨¤ nulla. Stesso discorso per la Skysphere, per la quale resta pi¨´ di un rammarico per un "portamento" che fa urlare al miracolo oltre che per il livello dĄŻispirazione raggiunto dal designer. Chiaro: su strada non sarebbe mai arrivata cos¨Ź bella e tagliente, con quegli sbalzi ridotti all'osso o con quei montanti ad angolo acuto. Nessun crash test sarebbe stato clemente o avrebbe chiuso un occhio davanti ad un look tanto bello, quanto "pericoloso". Ma una cosa ¨¨ certa: restano modelli laboratorio ideali, tavoli stracolmi di esperimenti e soluzioni che migreranno sulle auto in serie, presto o tardi - in pieno o in parte. Proprio sulla Skysphere?ecco una chicca decisamente unica. Il passo, di per s¨Ś generosissimo, si pu¨° allungare o accorciare fino a 25 cm in base al tipo di strada percorsa. Lunghezza al top sulle strade dritte e veloci, o a passo ridotto quando sono richieste agilit¨¤ e risposte dal telaio maggiorate - ad esempio tra le curve di montagna.
LĄŻAUDI A8 DEL FUTURO
ĄŞ ?Soffermandosi sullĄŻAudi Grandsphere Concept, quella che seppur sottoposta a prevedibili e dovute modifiche, debutter¨¤ su strada nei prossimi anni. Per lei, come per tutto il terzetto di concept?visto a Monaco di Baviera, ¨¨ lĄŻabitabilit¨¤ a farla da padrona. I passeggeri devono viaggiare non solo immersi nella tecnologia e nel silenzio della trazione elettrica, ma devono anche vivere lĄŻambiente godendo di ogni singolo centimetro a disposizione. Il tutto respirando unĄŻaria lussuosa, unĄŻatmosfera in cui la spesso abusata parola premium, qui,?appaia quasi inadeguata. La Grandsphere ¨¨ quindi unĄŻauto lunga 535 cm, dimensione che la rende poco adatta alle strette realt¨¤ urbane a cui siamo abituati. Ma del resto anche quelle sono destinate a cambiare, con gli stretti vicoli cittadini che verranno invasi da microcar elettriche o monopattini affidati alla cosiddetta share mobility. Chi siede sui sedili posteriori della Grandsphere viaggia in Prima - chi sta al volante o si accomoda accanto, sul sedile passeggero, gode invece di un ulteriore upgrade in business. La guida ¨¨ rigorosamente autonoma sulla Grandsphere?¨¨ di livello 4 secondo quanto dichiarato dalla casa. Sterzo e pedaliera possono cos¨Ź scomparire nella consolle, con il guidatore che resta nell'abitacolo, ma che di fatto pu¨° disinteressarsi a quello che fa lĄŻauto.
POTENZA E AUTONOMIA
ĄŞ ?Secondo punto imprescindibile per le?concept car della galassia Sphere by Audi ¨¨ la trazione rigorosamente elettrica. E ci mancherebbe. Sulla Ą°GrandĄą le unit¨¤ elettriche sono due - piazzate rispettivamente sullĄŻasse anteriore e posteriore. Un poĄŻ come a dire: gli anni passano, ma la trazione quattro?integrale resta qui. La potenza combinata dei due motori elettrici restituisce poco pi¨´ di 720 Cv per un livello di coppia massima che per poco non manca l'onirica "quota mille" - attestandosi poco pi¨´ in basso sui 960 Nm. A dare energia ci pensa una batteria al litio da 120 kWh capace di unĄŻautonomia, potenziale, di 750 km. Dato che oscilla dallĄŻalto in basso - come ovvio che sia - in base allo stile di guida e al setup scelto tramite il Driving Mode. I tecnici di Ingolstadt sono riusciti ad abbattere i tempi di ricarica grazie a un caricabatterie di bordo capace di digerire fino a 270 kW. La batteria si ricarica dal 20 allĄŻ80% in una manciata di minuti - tutto sta ad incontrare sulla propria strada una colonnina super fast, ma questa ¨¨ unĄŻaltra storia. Tuttavia una cosa ¨¨ certa: il progresso tecnologico raggiunto dalle case automobilistiche render¨¤ senzĄŻaltro meno noiose le operazioni di ricarica, cos¨Ź come sono costanti i passi avanti condotti in tema di autonomia, che si sta sempre pi¨´ allungando. Ma ¨¨ altrettanto certo? come il 2035 si stia sempre pi¨´ avvicinando, con la palla che ad oggi ¨¨ nella mania della politica. Nel frattempo Audi, ma non solo, sembra essere gi¨¤ pronta.
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