Auto elettriche, il ruolo delle comunità energetiche

Le indicazioni della Iea

?Pannelli solari, turbine eoliche, energia nucleare ed auto elettriche rimangono fondamentali? per frenare l'aumento globale delle emissioni di CO2 legate all'energia. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea) senza queste tecnologie, i numeri sulle emissioni globali di CO2, che pur hanno raggiunto un nuovo record negativo nel 2023, sarebbero stati? ben peggiori.?

E i dati dell'Iea, che nel suo ultimo rapporto ha analizzato l’andamento delle emissioni globali di CO2 negli ultimi cinque anni, hanno evidenziato proprio come?l’aumento delle emissioni di CO2 sia stato frenato in modo significativo dalla diffusione delle energie rinnovabili e delle auto elettriche, che a livello globale, nel 2023 hanno registrato un +35%, con 14 milioni di unità vendute, e un calcolo di una riduzione annuale delle emissioni di CO2 di circa 60 Mt (milioni di tonnellate, fonte: Clean Energy Market Monitor – marzo 2024). Ma transizione energetica e mobilità elettrica sono due temi legati a doppio filo. "Senza una produzione energetica green e le giuste infrastrutture non si può sviluppare un’autentica mobilità sostenibile" spiega Andrea Grigoletto, portavoce del newtwork del Community-Cer ,che ha delineato le linee guida per le Comunità Energetiche Rinnovabili, presentate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. "In un momento di svolta come questo, diventa attuale e centrale il tema delle Comunità Energetiche, che possono diventare un vero e proprio strumento di produzione energetica green, da condividere tra soggetti di uno stesso territorio".??

LE #CER COME STRUMENTO

?Le linee guida presentate dal team? Community-Cer? al Forum sono uno strumento operativo per orientare gli operatori verso un coinvolgimento sostanziale nei cambiamenti importanti per l'utilizzo dell'energia all'interno delle comunità energetiche, divenute fondamentali anche per la promozione della mobilità sostenibile. L'approvazione finale delle linee guida da parte del Ministero, attesa entro la prossima settimana, fornirà uno strumento utile per operare un effettivo? "cambio di passo"? nell'utilizzo dell'energia prodotta, aprendo la possibilità del produttore di consumare la propria energia, condividendo quella in eccesso con il territorio.?

le prospettive

"Una Comunità Energetica potrà supportare sistemi virtuosi di mobilità elettrica, valorizzando all’interno della stessa cabina primaria l’energia prodotta e non consumata, mettendola a disposizione della comunità stessa per una maggiore valorizzazione dell'autoconsumo"spiega Andrea Grigoletto coordinatore di Community-Cer, che garantisce il supporto tecnico, giuridico ma anche e soprattutto formativo delle nuove figure professionali che oggi stanno prendendo piede nel settore energetico. Ecco che anche chi non potrà ad esempio installare pannelli solari sulla propria abitazione o colonnine di ricarica nel proprio garage per vincoli normativi o costi elevati, potrà utilizzare l’energia prodotta in maniera sostenibile da un altro soggetto del territorio, all'interno della stessa cabina primaria". Un bel cambio di passo per aziende, commercianti, enti e cittadini, perché in questo modo tetti di case, scuole e imprese diventeranno fonte di energia pulita e di guadagno che consentiranno l’implementazione sempre maggiore di una flotta di auto elettriche innovative, green e all’avanguardia.? "Si aprono scenari importanti per la mobilità elettrica sia per i veicoli a quattro ruote che per i natanti - continua Andrea Grigoletto di Community-Cer - senza trascurare il fatto che per un azienda o un centro commerciale poter mettere a disposizione dei propri clienti o dipendenti l'energia in eccesso prodotta, diventa un benefit importante e uno strumento di welfare ".? "Un attore importante nell’incentivare la comunità elettrica è anche la pubblica amministrazione che potrà? stimolare l’utilizzo dell’energia rinnovabile attraverso impianti fotovoltaici combinati con colonnine elettriche nella propria città".