Cambiano le regole sulle auto a batteria in due Paesi europei, ma facilmente non saranno i soli. Intanto, la Francia introduce un "punteggio ambientale" che penalizzer¨¤ l'import cinese
? un evidente momento di riflessione per i governi europei sul tema delle auto elettriche: non si torna indietro, ovviamente, ma al tempo stesso sembra tramontata l'era dei super incentivi per l'acquisto e della detassazione dei veicoli a batteria. Prova ne sia la decisione della Germania che dopo aver sostenuto il mercato delle elettriche e delle ibride plug-in con 9,5 miliardi di euro in sette anni (per un totale di circa due milioni di nuovi modelli), dal 1¡ã gennaio 2024 ha ridotto l'importo dell'incentivo. Il contributo statale scender¨¤ a 3 mila euro e riguarder¨¤ solo modelli sotto i 45 mila euro. Infine, gli incentivi scadranno una volta esauriti i 3,4 miliardi di euro stanziati per i prossimi due anni. Questo spiega la corsa alla presentazione delle relative domande al Bafa (Bundesamt f¨¹r Wirtschaft und Ausfuhrkontrolle, in pratica il ministero dell'economia) che dall'inizio dell'anno ha ricevuto oltre 300 mila richieste d'autorizzazione per completare l'operazione con l'incentivo precedente che era di 4.500 euro.
LA SCELTA DELLA CONFEDERAZIONE
¡ª ?In Svizzera, invece, ¨¨ finita l'era in cui i veicoli elettrici erano esentati dalla tassa del 4% che la Confederazione riscuote su ogni mezzo utilizzato per il trasporto di persone o merci. Quando l'esenzione venne introdotta - nel 1997 - il Consiglio federale voleva incoraggiare lo sviluppo della mobilit¨¤ a emissioni zero e in definitiva ci ¨¨ riuscito. ¡°Tra il 2018 e il 2022, il numero di auto elettriche importate ogni anno ¨¨ quasi sestuplicato, passando da circa 8.000 a pi¨´ di 45.000 - ¨¨ la nota ufficiale - Nel primo semestre del 2023 sono stati importati circa 30.400 veicoli elettrici, un incremento annuo del 66%". Questi dati hanno portato a un calo delle entrate derivanti dalla tassa a circa 78 milioni di franchi per il 2022. Cifra che ¡°per il 2023 dovrebbe essere compresa tra 100 e 150 milioni di franchi ha spiegato ancora il Consiglio federale - quindi se questa esenzione dovesse essere mantenuta, le perdite fiscali cumulative potrebbero raggiungere una stima di 2-3 miliardi di franchi per il periodo 2024-2030¡°. Da qui lo stop, con l'obiettivo di contenere le perdite fiscali e?garantire i contributi al fondo per le strade nazionali e i trasporti pubblici.
MESSAGGIO AI CINESI
¡ª ?Nel quadro generale si innesta la decisione del Governo d'oltralpe. La Francia sar¨¤ il primo Paese d'Europa a legare l'erogazione degli incentivi per l¡¯acquisto di auto elettriche a un "punteggio ambientale" che tiene conto anche di fattori ecologici produttivi e logistici, e non solo delle emissioni allo scarico come avviene oggi. La svolta parte dai dati del mercato transalpino, secondo i quali gli attuali incentivi (5 mila euro sull¡¯acquisto di veicoli 100% a batteria con un prezzo fino a 47 mila euro e un peso inferiore alle 2,4 tonnellate) hanno riguardato per il 40% vetture elettriche fabbricate in Cina. Dal 1¡ã gennaio prossimo entrer¨¤ quindi in vigore una riforma dei contributi statali all'acquisto di veicoli elettrici: il bonus sar¨¤ pari al 27% del prezzo d'acquisto (tasse incluse), con un massimo di 5.000 euro per i privati (pi¨´ altri 2.000 nel caso di redditi sotto i 14.089 euro) e di 3.000 per le societ¨¤.?Le auto avranno per¨° diritto all¡¯incentivo solo se rispetteranno determinate condizioni: una massa inferiore a 2,4 tonnellate, un listino non superiore a 47 mila euro e, soprattutto, il ¡°punteggio ambientale¡± compreso tra 60 e 100. In sostanza, per ogni veicolo sar¨¤ misurata l'impronta di carbonio (in kg di CO2 equivalente), calcolata sulla base di una somma di diversi fattori produttivi e logistici: i materiali ferrosi, non ferrosi e l¡¯alluminio usati durante l¡¯assemblaggio della vettura, le batterie che impiega, l'energia utilizzata e il peso dei trasporti. Il meccanismo ¨¨ complesso. Non lo ¨¨ l¡¯obiettivo: valutare cio¨¨ l'impronta sull¡¯ambiente di una vettura elettrica nel suo intero ciclo di vita, come non ¨¨ mai stato previsto in passato dalle normative Ue. Con questi criteri nella valutazione, ¨¨ chiaro che la produzione cinese pagher¨¤ soprattutto gli elevati fattori emissivi di riferimento per l¡¯energia e i trasporti.?Il meccanismo verr¨¤ precisato con la pubblicazione dei modelli incentivabili da parte dell¡¯Agenzia per l'Ambiente il 15 dicembre prossimo ed ¨¨ presumibile che ci siano sorprese.
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