La mobilit¨¤ elettrica ¨¨ solo agli albori e la ricerca ¨¨ impegnatissima a cercare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale e aumentare la sicurezza delle batterie. Il progetto Fenice
Anche se l'incendio della batteria di trazione di auto e moto elettriche ¨¨ un evento statisticamente raro, ¨¨ altrettanto vero che un pacco batteria di un veicolo elettrico che va a fuoco ¨¨ molto complicato da gestire e da estinguere. La sicurezza delle batterie, quindi, ¨¨ un aspetto cruciale nella transizione energetica del mondo dei trasporti e, per questo, decine di aziende ed enti pubblici, in tutto il mondo, stanno sperimentando soluzioni e materiali innovativi per proteggere il pacco batteria. Tra i tanti progetti di ricerca c'¨¨ anche "Fenice", che vede l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) capofila di una cordata di dieci partner in totale. Scopo del progetto ¨¨ quello di creare il materiale perfetto per proteggere le batterie: sicuro, sostenibile, riciclabile.?
IL PROGETTO FENICE
¡ª ?Al progetto Fenice lavorano, oltre all'Enea, partner di alto livello. Innanzitutto il centro ricerche Fiat, poi l'Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilit¨¤ per lo sviluppo dei Materiali Ceramici (Cnr-Issmc), l'Universit¨¤ di Bordeaux in Francia e le aziende private GS4C Sustainable Solutions, CertiMaC, Crossfire, Gemmate, Microtex Composites, Gaiker (quest'ultima ¨¨ spagnola). A queste aziende, nel ruolo di tester del prodotto finito, si ¨¨ inserita anche l'italiana Tacita che produce moto elettriche da gara e che ha partecipato alla Dakar 2024.?
IL NUOVO MATERIALE
¡ª ?Il nuovo materiale messo a punto dalla cordata di ricerca ¨¨ un materiale composito "fibrorinforzato" ed ¨¨ basato su un "pre-preg". Con questo termine si intende un materiale "preimpregnato", cio¨¨ formato da diversi strati impregnati da resine liquide con una tecnica molto simile a quella che gi¨¤ da anni si usa per la fibra di carbonio. Questo materiale ¨¨ riciclabile, ¨¨ stato brevettato da Crossfire, partner del progetto, e secondo l'Enea ¨¨ un'ottima alternativa ai materiali attualmente sul mercato per la realizzazione dei box batteria (solitamente alluminio o leghe metalliche leggere). Questo nuovo materiale oltre ad essere robusto e leggero ha un altro enorme vantaggio: ¨¨ altamente resistente al fuoco.?
GI¨¤ TESTATO ALLA DAKAR
¡ª ?L'Enea ha reso noti i primi dettagli su questo materiale solo dopo averlo testato in laboratorio e sul campo, in condizioni a dir poco sfidanti: ¨¨ stato usato come copertura dei box batteria delle moto elettriche Tacita Discanto che hanno partecipato alla Dakar 2024, categoria Mission 1000, che si ¨¨ svolta a gennaio. La Dakar Mission 1000 ¨¨ una nuova categoria della storica competizione, dedicata ai veicoli alimentati con energie alternative (elettrico e idrogeno, principalmente). In pratica vengono testate nuove tecnologie sui percorsi della Dakar, per un totale di oltre 8.000 chilometri tra le dune del deserto. Si tratta quindi di un banco di prova eccezionale per capire se una tecnologia ¨¨ affidabile o no.?
NUOVI MATERIALI ANCHE PER LE CELLE
¡ª ?Ancora dall'Enea, inoltre, arriva una seconda buona notizia per il futuro della mobilit¨¤ elettrica: l'ente di ricerca italiano ha brevettato un nuovo processo a basso impatto ambientale per recuperare il silicio dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Il risultato del processo di recupero ¨¨ un materiale che pu¨° essere usato per la produzione delle batterie al litio. Il litio non ¨¨ un materiale scarso nel mondo, anzi ¨¨ molto diffuso, ma l'attuale processo di estrazione e lavorazione usato dall'industria delle batterie consuma moltissima energia, abbassando la sostenibilit¨¤ complessiva dei veicoli elettrici. L'Enea afferma che il silicio ottenuto dal riciclo dei pannelli fotovoltaici ha prestazioni migliori di quello da materia prima e che si ottiene con un consumo inferiore di energia. Questa ¨¨ un'ottima notizia, perch¨¦ tra 15-20 anni ci saranno milioni di tonnellate di pannelli solari da smaltire che, da rifiuto pericoloso, grazie alla tecnologia italiana potrebbero trasformarsi in preziosa risorsa.
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