Tre ore di evento trasmesso in diretta dalla Gigafactory di Austin, grandi ambizioni nel processo di decarbonizzazione ma poche anticipazioni sul modello di elettrica da 25.000 dollari atteso dalla stampa mondiale
Il ¡°Grande Hype¡± si ¨¨ sciolto, l¡¯attesa spasmodica ¨¨ andata ufficialmente delusa all¡¯1:30 della notte italiana, al termine di una conferenza ¡°Inverstor Day 2023¡± durata oltre 3 ore e pensata per gli azionisti attuali o potenziali, ma che ha mancato proprio l¡¯obiettivo principale di valorizzare il titolo in Borsa. Tesla non ha presentato la nuova vettura compatta Model 2, non ha mostrato neppure una concept car del modello destinato a fare da volano nella fascia di vetture compatte a motorizzazione elettrica. Soprattutto, Elon Musk ¨¨ parso contraddittorio nell¡¯informazione pi¨´ importante, cosa fare di una capacit¨¤ produttiva annunciata come in grado di raggiungere i 2 milioni di unit¨¤ alla fine del 2023, mentre lo scorso anno sono effettivamente stati realizzati 1.369.611 veicoli. Il ¡°Grande Hype¡±, ancora una volta ¨¨ una promessa, da puntellare per¨° velocemente con il prodotto che ¨¨ mancato.
zero show
¡ª ?Nella sala della Gigafactory di Austin, in Texas, Elon Musk ha intrattenuto gli ospiti solo per i 20 minuti iniziali, lasciando il palco a tutti i responsabili delle diverse divisioni Tesla in un rituale fin troppo formale che ¨¨ la prima sorpresa rispetto ad un passato di show istrionici e messaggi coinvolgenti. Il ritmo ¨¨ lento in modo esasperante, le poche anticipazioni vanno letteralmente ¡°estratte¡± da discorsi generali che vogliono Tesla come grande azienda legata all¡¯intero ciclo di iniziative a tutela dell¡¯ambiente e di riduzione nell¡¯utilizzo dei combustibili fossili, un ¡°Masterplan 3¡± spiegato mentre la diretta youtube veniva inondata da commenti a favore della ricandidatura di Donald Tump alla Casa Bianca nel 2024.
Next Gen Vehicle?
¡ª ?Tra le varie schermate appare il disegno di due veicoli sotto un velo, entrambi non ancora annunciati e che durante la conferenza verranno genericamente riferiti ad una ¡°Next Gen Vehicle¡±. I mezzi di nuova generazione beneficeranno delle evoluzioni tecniche che andranno quindi applicate proprio alla compatta Model 2. Si comincia con una nuova tipologia di powertrain elettrico dal costo che scende a 1.000 dollari e che potr¨¤ fare a meno dell¡¯utilizzo di terre rare, ma anche adattarsi a qualsiasi tipologia e composizione chimica di batterie. Diminuir¨¤ drasticamente anche il numero di connessioni elettriche e digitali a bordo delle vetture, questo il secondo punto, con una nuova procedura di assemblaggio a blocchi della vettura destinata a ridurre costi e impieghi di spazio sulle catene di montaggio, utilizzando tra l¡¯altro gli accumulatori come pavimento portante del veicolo. Nessun appuntamento per¨° ¨¨ fissato: della Model 2 e del suo potenziale prezzo al di sotto dei 25 mila dollari non c¡¯¨¨ traccia ufficiale.
Dubbi texani
¡ª ?Al termine della maratona di Austin il titolo Tesla registrava un valore ben inferiore ai 200 dollari, cio¨¨ meno della met¨¤ dei 407 dollari che rappresentano il picco registrato il 5 novembre 2021. Il mercato attendeva probabilmente che il ¡°Grande Hype¡± si traducesse nelle risposte produttive che sono mancate. Tesla ha annunciato la costruzione di un nuovo stabilimento a Monterrey, in Messico, ma sul tavolo resta per¨° la gestione di quelli gi¨¤ attivi. Se nel 2022 sono stati prodotti 1.369.611 modelli, ovvero una crescita del 47% rispetto al 2021, resta il fatto che la divisione all¡¯interno della gamma non ¨¨ certo bilanciata. Nel totale rientrano ben 1.298.434 esemplari di Model 3 e Model Y, mentre le Model S e Model X hanno raggiunto appena 71.177 unit¨¤. Secondo una recente analisi di Reuters, solo quest¡¯anno si vedranno espresse le potenzialit¨¤ delle fabbriche gi¨¤ esistenti. La produzione ad Austin aumenterebbe a quasi 101.000 auto settimanali entro la fine del terzo trimestre 2023, mentre a Berlino si passerebbe dai 51.000 esemplari di fine 2022 a quasi 90.000 entro il terzo trimestre 2023. Pi¨´ complessa almeno all'apparenza la situazione dello stabilimento di Shanghai, che lungamente ha lavorato a meno della met¨¤ della sua capacit¨¤ per mancanza di microchip, ma negli obiettivi di Tesla dovrebbe mantenere un livello di 20.500 veicoli prodotti a settimana. Il restyling del crossover Model Y e di Model 3, oltre all¡¯avvio imminente della produzione del Cybertruck annunciato addirittura nel 2019, lasciano sul campo molti dubbi su come Tesla voglia accelerare e popolare la sua gamma, ora che ¨¨ passata dal ruoto di outsider del mercato a protagonista delle vendite.
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