Qualcuno potrebbe sorridere: ma perch¨¨ era scomparsa? No, la cucina milanese che sembrava limitata a poche trattorie e amata solo dagli over-50, pian piano ¨¨ tornata sulle tavole cittadine e viene apprezzata anche dai giovani. Ricordate che a trimurti?culinaria meneghina prevede i mondeghili (le polpette di carne fritte), il risotto giallo (colore dato dallo zafferano, possibilmente in pistelli) e la costoletta, rigorosamente di carne di vitellio, che pu¨° essere alta o leggermente battuta. Nessuno dice che la sottilissima uregia d'elefant (orecchia di elefante) sia cattiva ma siamo fuori dalle regole storiche e di gusto. Altre specialit¨¤ meritevoli, quando le trovate sono il riso al salto, l'ossbus (ossobuco, magari con il risotto per farne un piatto unico), il raro ma clamoroso rustin neg¨¤a (nodini di vitello infarinati e "annegati" nel brodo? e in questa stagione la cassoeula (zuppa con le parti secondarie del maiale e la verza). Cucina intensa ma godibilissima, che potrete gustare in questi locali del cuore: ?Locanda alla Scala in via dell¡¯Orso, 1; Trattoria Madonnina in via Gentilino, 6; Trattoria del Nuovo Macello in via Cesare Lombroso, 20; La Pesa dal 1902 in via Giovanni Fantoni, 26; Ratan¨¤ in via Gaetano de Castillia, 28; Antica Osteria Il Ronchettino in via Lelio Basso, 9; Trattoria Sincera in via Antonio Porpora, 154. Importante per chi li ama (noi per primi): sono gi¨¤ nelle vetrine delle pasticcerie i primi panettoni artigianali...
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