Yamaha NMax 125: in sella allo scooter pronto per autostrade e tangenziali

Con l’approvazione in parlamento del nuovo Codice della strada, e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i 125 cc potranno regolarmente circolare in autostrada e in tangenziale purché siano guidati da maggiorenni. Anche così si spiegherebbe la scelta di Yamaha di puntare tutto sull’NMax 125, rinnovando lo scooter ottavo di litro sia nel look che con un motore con omologazione aggiornata Euro 5+ e non facendo lo stesso con la variante da 155 cc. Al suo posto, Yamaha mette a disposizione il più ricco allestimento Tech Max (3.799 euro e arrivo in Italia a maggio 2025 contro i 3.499 euro della variante Standard, in arrivo a gennaio dello stesso anno). L’allestimento Tech Max, sinora, si era visto solo su modelli di cilindrata superiore. Yamaha lo porta sull’NMax per sottolineare il family feeling tra quest’ultimo e gli scooter della gamma sport dedicati ai possessori di patente A2, XMax e TMax.

Yamaha NMax 125: il design

Il design dell’NMax 125 è ora più vicino a quello del TMax, con nuova firma luminosa a Led sia davanti che dietro ed elementi più affilati da ogni angolo lo si osservi. Il Tech Max mette sul piatto, oltre le caratteristiche tecniche ed estetiche con la variante Standard, anche un display Tft da 4"2, una sella premium e colori dedicati per la carrozzeria. Tante le personalizzazioni disponibili, dalle colorazioni Ceramic Gray, Dark Magma, Icon Black con cerchi anodizzati in blu e Milky White sino ad arrivare a 41 accessori, di cui 13 inediti e 5 pacchetti: portiamo tre esempi. L’Urban Pack ha parabrezza maggiorato e bauletto da 34 o 39 litri; il Winter Pack si presenta con manopole riscaldate e coprigambe; e lo Sport Pack ha il parabrezza più basso. Lo si configuri come si desidera, fatto sta che il posizionamento rispetto al modello precedente del 2021 è piuttosto evidente, proponendosi come scooter premium entry level nel segmento sportivo di Yamaha. Lo si riconosce per elementi strutturali forti, decisi, dal design frontale molto verticale e dal profilo laterale a forma di boomerang.

Yamaha NMax 125: l’ergonomia

Il vano sottosella ha una capienza di 23,3 litri, sufficienti per contenere un casco jet, ma probabilmente non abbastanza per un casco modulare o integrale. Pratico e intuitivo il sistema keyless, con la possibilità di non estrarre mai dalla tasca o dalla borsa le chiavi dello scooter, azione apprezzata specie nelle giornate più rigide in inverno. Quanto a praticità, da sottolineare anche la porta Usb-C e due vani porta oggetti nel retroscudo. La sella è posta a 770 mm da terra (775 per il Tech Max), senza difficoltà alcuna per gli utenti alti 1,70 metri e più di toccare con entrambe le piante dei piedi. Il punto più alto dello scooter, specchietti esclusi, è invece il parabrezza, a quota 1.200 mm. Nel caso del Tech Max, esso è più alto di 40 mm. Per completezza d’informazione ecco le misure non ancora citate: lunghezza 1.935 mm, larghezza 740 mm, interasse 1.340 mm, altezza minima da terra 125 mm, peso 132 kg (133 per il Tech Max), ruota da 13” sia all’anteriore che al posteriore.

Yamaha NMax 125: la tecnica

Il nuovo Yamaha NMax 125 gode di sospensioni regolabili nel precarico, con doppio ammortizzatore posteriore con 5 mm di corsa in più rispetto al passato. Rivista anche la forcella telescopica, mentre il reparto freni prevede un disco singolo da 230 mm sia all’anteriore che al posteriore, con l’ausilio dell’Abs in ambo i casi. Il ponte di collegamento con il motore ce lo fornisce l’ausilio del controllo di trazione, mentre il cuore pulsante è un monocilindrico 4T raffreddato a liquido Sohc da 125 cc e 12,2 Cv di potenza massima con 11,2 Nm di coppia. Con l’introduzione del nuovo NMax 125, come si diceva, arriva anche l’omologazione Euro 5+ con tanto di sistema Start & Stop per consumare meno carburante quando il semaforo è rosso. Yamaha dichiara una velocità massima di 99 km/h e un consumo nel ciclo Wmtc di 45,5 km/l, per una percorrenza di oltre 300 km con un pieno di benzina. Non escludiamo si possano vedere le tre cifre sul display, così come non escludiamo la possibilità di avvicinarsi a quei 45,5 km/l dichiarati. Rimaniamo comunque soddisfatti dei 34 km/l reali verificati durante il test internazionale, sottolineando il fatto di come per buona parte del tragitto si siano percorse strade collinari senza porre la minima attenzione ai consumi.

Yamaha NMax 125: come va

? proprio il propulsore l’elemento che più stupisce alla guida del nuovo Yamaha NMax 125: silenzioso – specie all’avvio grazie al sistema Smart Motor Generator che di fatto elimina il motorino d’avviamento sostituendolo con uno elettrico – e parsimonioso (34 km/l verificati dopo un utilizzo intenso), ma nonostante ciò sempre brillante, generoso, scattante e progressivo, anche in allungo, quando ormai non gli si chiede più di fare gli straordinari. Altro punto forte dello scooter giapponese è la stabilità: il clima a Barcellona è stato poco clemente nelle prime ore della mattinata, con forti raffiche di vento a tratti. Nonostante ciò, lo scooter Yamaha si è dimostrato stabile, preciso, intuitivo e facile da guidare al di là di ogni problema meteorologico. E questo due cose unite, motore da una parte e stabilità dall’altra, le possiamo unire in un unico concetto: il piacere di guida. Solitamente trascurato su un commuter urbano ma in questo caso presente. Dove può migliorare? Probabilmente nello spazio del vano sottosella, perché riporre un casco jet è piuttosto facile, anche assieme a documenti, indumenti o altri oggetti personali, ma difficilmente un casco modulare o integrale avrebbe permesso la chiusura del suddetto vano una volta abbassata la sella. Per questo, se si usa un integrale, c’è l’opzionale bauletto posteriore.

Yamaha NMax 125: pregi e difetti

Di seguito i pregi ed i difetti dello scooter Yamaha NMax 125 dopo il test ride di 90 km nei pressi di Barcellona.

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• Motore: brillante e silenzioso.?
• Stabilità: nonostante un gran vento, infonde sicurezza, a vantaggio del piacere di guida, anche tra le curve.?
• Consumi: 34 km/l senza risparmiarsi affatto, con anche il prezioso Start & Stop ai semafori.

Non piace
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• Vano sottosella: un casco jet ci sta giusto, un integrale difficilmente