? la moto di Mandello pi¨´ venduta: la versione provata ha fanaleria Led e nuovi dettagli stilistici
La terza generazione della settemezzo di Mandello ¨¨ la Moto Guzzi d¡¯accesso, non solo per il prezzo (si parte dagli 8.090 euro della Stone), ma anche perch¨¦ ¨¨ facile da guidare, con le dimensioni e il peso tra i pi¨´ contenuti della categoria; per i neofiti c¡¯¨¨ anche la versione depotenziata, che pu¨° essere guidata con la patente A2. La V7 ¨¨ offerta in sette versioni: alle capostipiti, la Stone (niente cromature, tutta nero opaco), la Special (pi¨´ vicina allo spirito del modello originario) e la Racer (sportiva, ricca di pregiati particolari), si sono recentemente aggiunte la Rough (una quasi-scrambler con le tassellate), la Milano (pi¨´ moderna, da aperitivo) e la Carbon (custom raffinata in limited edition). Ogni modello ha pi¨´ livree, e per proseguire nella personalizzazione c¡¯¨¨ pure il ricco catalogo degli accessori originali Moto Guzzi (oltre 80 parti, in ampliamento). Abbiamo provato la novit¨¤ pi¨´ recente, la variante Night Pack della V7 III Stone, che si distingue per: la fanaleria full Led (indicatori di direzione compresi), il parafango posteriore corto e snello e la sella dedicata con termosaldature e logo Moto Guzzi ricamato a filo. La V7 III Stone ¨¨ disponibile in tre speciali livree, nero, bronzo e blu, a 8.590 euro.
COM¡¯? FATTA
¡ª ?Ci piace questa V7: riesce a coniugare tradizione e modernit¨¤ grazie a un attento design che ruota attorno all¡¯unico bicilindrico a V trasversale al mondo, dall¡¯estetica raffinata e dall¡¯aspetto robusto. Alcune soluzioni sono datate ¡ª ¨¨ raffreddato ad aria e olio, ha la distribuzione ad aste e bilancieri con due valvole per cilindro ¡ª ma in questa terza evoluzione small block ¨¨ stato totalmente rinnovato (rispetto alla V7 II) per conciliare piacere di guida, prestazioni e affidabilit¨¤. Ha il basamento in alluminio, l¡¯albero motore dall¡¯inerzia calcolata per dare vivacit¨¤ e un adeguato freno motore. Sono nuovi i pistoni, i cilindri, le teste; l¡¯alimentazione ¨¨ affidata a un sistema di iniezione elettronica monocorpo Marelli. L¡¯impianto di scarico ¨¨ dotato di collettori a doppio tubo, che migliorano l¡¯isolamento termico e l¡¯estetica. ? accreditata di una potenza di 52 Cv e 60 Nm di coppia, ha la frizione monodisco a secco e il cambio a sei rapporti. Di serie c¡¯¨¨ il sistema Moto Guzzi di controllo della trazione (Mgct) regolabile su due livelli e disinseribile. Il telaio segue la tradizione V7: doppia culla scomponibile in tubi d¡¯acciaio, stessa distribuzione dei pesi (46% all¡¯anteriore e 54% al posteriore) ma cambia la geometria di sterzo, pi¨´ moderna, scelta per garantire maneggevolezza. Le sospensioni sono tradizionali: classica forcella all¡¯anteriore e coppia di ammortizzatori Kayaba regolabili nel precarico al posteriore. All¡¯anteriore la frenata ¨¨ affidata a un singolo disco di generoso diametro morso da pinze Brembo a quattro pistoncini; l¡¯Abs ¨¨ Continental.
COME VA
¡ª ?La V7 ¨¨ compatta, ma non d¨¤ la sensazione di essere una piccola moto. Merito, in particolare, del motore, fa sempre piacere ritrovare le grosse teste che proteggono le gambe. Poi ci sono il serbatoio (acciaio, 21 litri), ispirato a quello della V7 Sport del ¡®71 e le raffinate finiture: oltre ai dettagli (motore, teste, fiancatine, collettori, strumentazione¡) nel caso della Stone colpisce la verniciatura del serbatoio, che si pu¨° definire metallizzata satinato (la nostra ¨¨ la versione bronzo). Compatta quindi, ma accogliente: in sella si sta comodi qualsiasi sia la nostra taglia, la seduta ¨¨ bassa (770 millimetri da terra) e la V7 si manovra con facilit¨¤ (sono 209 chili con il serbatoio quasi pieno), ma non si soffre se si ¨¨ di buona statura, non si ¨¨ sacrificati n¨¦ si sbattono le gambe in qualche antipatico spigolo. Oggi le moto le fanno sempre pi¨´ corte, e specialmente sulle sportive si ha la sensazione di guidare con la ruota anteriore sotto le gambe. Sulla V7 pare invece lontana, effetto accentuato dalla posizione di guida seduta e dal manubrio, arretrato rispetto alla piastra della forcella e piegato all¡¯indietro. All¡¯inizio occorre prendere confidenza con questa ¡°nuova¡± modalit¨¤ di guida, che per¨° ¨¨ tutt¡¯altro che nuova. ? la guida classica, ci dicono, e noi diventiamo ¡°classici¡± in pochi minuti, trovandoci presto a nostro agio. La V7 ¨¨ facile e rotonda, perfetta per andare a passeggio, con il bicilindrico che ti accompagna dolce e dai bassi robusti, con il cambio morbido e preciso, dagli innesti silenziosi. L¡¯unico appunto alla frizione monodisco a secco, che innesta repentina appena si allenta la leva ed ¨¨ poco modulabile (¨¨ possibile regolarla e le moto sono nuove, ci riserviamo di dare un giudizio definitivo su questo particolare dopo un test pi¨´ approfondito). ? molto buono questo 750, ben addomesticato: risponde morbido e preciso all¡¯acceleratore e sale di giri con una curva di erogazione piatta, disegnata cos¨¬ per la facilit¨¤ di utilizzo, che si stempera dolcemente ma rapidamente al salire di regime. Non serve quindi tirar le marce (comunque la potenza massima ¨¨ a 6.200 giri/minuto), e il segnale che suggerisce il cambio marcia, arriva molto presto. ? regolabile, e il nostro ¨¨ tarato molto prudentemente (non c¡¯¨¨ il contagiri, ma a orecchio siamo sotto i 5.000), e il Led rosso che si accende ben visibile sul cruscotto suona come un segnale d¡¯allarme, che ti fa desistere nell¡¯allungo e inserire il rapporto successivo. Utilissimo in rodaggio, ¨¨ comodo anche per risparmiare carburante. Questa prova notturna ¨¨ stata organizzata per testare la nuova fanaleria a Led, e qui tutti d¡¯accordo: il raggio ¨¨ profondo, la visibilit¨¤ ¨¨ assicurata, vediamo noi, ci vedono gli altri. Certo, con quella luce giallognola la ¡°vecchia¡± fanaleria dall¡¯ovale bombato era pi¨´ affascinante,. Ma davvero la rimpiangeremo?
PREGI E DIFETTI
¡ª ?Ci piace: estetica vintage ma ben attualizzata, grazie alle livree e alle finiture; ottimo il bicilindrico, pieno in basso e ben controllato dall¡¯acceleratore; favorevole il rapporto prezzo/qualit¨¤.
Non ci piace: ottimo il bicilindrico (vedi sopra), ma piacerebbe un po¡¯ pi¨´ di grinta in alto; nel nostro esemplare la frizione era poco modulabile.
Scheda tecnica Moto Guzzi V7 III Stone Night Pack
¡ª ?Motore: bicilindrico a quattro tempi, V di 90¡ã trasversale, raffreddamento ad aria, distribuzione ad aste e bilancieri, 2 valvole per cilindro. Potenza 52 Cv (38 kW) a 6.200 giri/min; coppia 60 Nm a 4900 giri/min; cambio a sei marce, finale ad albero.
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