EICMA
MV Agusta Lucky Explorer Project 9.5, l'erede della Cagiva Elefant: info e caratteristiche
Tra le moto che hanno corso e vinto la mitica Parigi-Dakar ce n'¨¨ una in particolare che agli appassionati italiani ha regalato emozioni speciali: la Cagiva Elefant, bicilindrica made in Schiranna che assieme all'asso friulano Edi Orioli si ¨¨ aggiudicata le edizioni 1990 e 1994 del leggendario rally ideato da Thierry Sabine. Ed ¨¨ proprio l¨¬ che MV Agusta, che del marchio fondato dai fratelli Castiglioni ha raccolto l'eredit¨¤ spirituale e non solo, ha attinto nella definizione del progetto Lucky Explorer e nello sviluppo di due nuovi modelli riconducibili al segmento delle enduro stradali, ancorch¨¦ piuttosto "specialistici": la 9.5 e la 5.5, presentate proprio oggi in anteprima mondiale all¡¯Eicma di Milano. La prima arriver¨¤ nelle concessionarie all'inzio delle 2023 con un listino attorno ai 19 mila euro; la 5.5 sar¨¤ in vendita nella seconda parte del 2022 a circa 8 mila euro.
Adventure media
¡ª ?Quella delle adventure di media cilindrata ¨¨ una nicchia di mercato in cui si gioca una partita importante per le case motociclistiche. Sempre pi¨´ popolari presso il pubblico, le endurone con una cilindrata compresa tra i 500 i 1000 cc sono diventate sempre pi¨´ attente alle esigenze di chi il fuoristrada lo pratica per davvero, adottando soluzioni che in molti casi rimandano direttamente alle antenate degli anni Ottanta e Novanta. Poteva MV Agusta stare lontana dalla mischia? Certo che no: ecco che la nuova 9.5, assieme alla sorella minore 5.5, rappresenta l'interpretazione contemporanea della leggenda delle grandi corse nel deserto, che negli scorsi decenni hanno contribuito a forgiare la dimensione pi¨´ avventurosa dello sport motoristico. Il lancio della 9.5, la pi¨´ grande tra le due moto presentate a Eicma, era gi¨¤ nell¡¯aria da qualche tempo. Questa tre cilindri spiccatamente off-road ¨¨ il risultato di un lavoro di sviluppo che ha assunto a massima priorit¨¤ le performance in fuoristrada, come sta a dimostrare anche la scelta della ruota anteriore da 21 pollici (dietro c¡¯¨¨ un cerchio da 18 pollici) e l¡¯interasse di 1.580 mm, vicinissimo a quello delle rivali pi¨´ specialistiche. Tra i principali obiettivi del progetto, come dichiarato anche dalla stessa MV Agusta, anche compattezza, leggerezza e facilit¨¤ di guida: il particolare accento posto dai tecnici di Schiranna su versatilit¨¤ e fruibilit¨¤ ha portato a optare per la sella regolabile in altezza, nella volont¨¤ di rendere la moto quanto pi¨´ immediata nell¡¯approccio per i piloti di ogni statura.
LA CICLISTICA
¡ª ?Il telaio in acciaio con struttura a doppia culla chiusa, leggero e composto da elementi forgiati ed estrusi, ¨¨ disegnato per offrire il miglior bilanciamento tra il comfort richiesto per l¡¯impiego stradale turistico e la rigidit¨¤ necessaria per l'impiego in fuoristrada. In acciaio ¨¨ realizzato anche il telaietto posteriore, mentre l'alluminio ¨¨ stato utilizzato per forcellone e le piastre che cingono la forcella upside-down. In quanto all'impianto frenante, i dischi anteriori carenati sono morsi da una coppia di pinze radiali.
MOTORE E CAMBIO
¡ª ?Incastonato nello chassis ruggisce il propulsore da 930 cc, un'evoluzione del celebre tricilindrico 800 della Casa: per raggiungere tale cubatura sono state incrementate entrambe le misure di alesaggio e corsa, anche se gli ingombri sono rimasti praticamente i medesimi. Numerose le modifiche apportate che hanno coinvolto componenti vitali come testata, distribuzione, albero motore (le manovelle sono a 120¡ã) e pistoni. Con un rapporto di compressione di 12,5:1 ed un peso di soli 57 kg, questo tre-in-linea eroga 123 Cv a 10.000 giri/min e 102 Nm a 7.000 giri/min, trasferiti alla ruota posteriore da una trasmissione che pu¨° contare su un nuovo ingranaggio della primaria a denti dritti. Il cambio estraibile, oltre che nella classica opzione manuale, sar¨¤ offerto anche in una inedita configurazione elettroattuata, appositamente progettata per questo modello.
STILE E DOTAZIONE
¡ª ?Stilisticamente la 9.5 sfoggia un design aggressivo che ha il suo fulcro nel gruppo ottico anteriore formato da due elementi concentrici. Una citazione al passato la si pu¨° si ritrovare nelle grafiche, che in un gioco di linee e colori rimandano al mitico logo Lucky Explorer. Decisamente ingegnoso ¨¨ il sistema di fissaggio delle borse collocato nel codino, realizzato a scomparsa in modo da non impattare sul design complessivo della moto quando le valigie sono smontate. La strumentazione, sviluppata su standard automobilistici, conta su un pannello Tft a colori da 7", con connessione Bluetooth per collegare i dispositivi elettronici e Wi-Fi per gli aggiornamenti.
? RIPRODUZIONE RISERVATA