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Aprilia RS 660 Extrema, la piccola di Noale affila gli artigli
Extrema, come le mitiche 125 che negli anni novanta hanno fatto sognare i sedicenni amanti delle sportive carenate. La nuova versione dell¡¯Aprilia RS 660, presentata dalla casa di Noale al Salone di Milano porta in dote un nome importante ed un Dna corsaiolo per una moto che fa del piacere di guida e del divertimento il sella due obbiettivi prioritari e inderogabili. La RS 660 Extrema si configura come la declinazione pi¨´ sportiva ed affilata della bicilindrica veneta, una lightweight che enfatizza ulteriormente i pregi della gi¨¤ apprezzatissima sorella "liscia".
SCARICO SC PROJECT
¡ª ?A far suonare a dovere il bicilindrico parallelo da 100 Cv della RS 660 Extrema ci pensa un nuovo scarico dedicato realizzato da SC Project, il cui terminale in carbonio non sbuca pi¨´ sotto il motore (come sulla versione standard), ma sul lato destro della moto. Centrale ¨¨ il suo ruolo in termini di riduzione del peso complessivo che si ferma a quota 166 kg, un risultato che si pu¨° ulteriormente migliorare togliendo anche le pedane passeggero grazie alla staffa in alluminio anodizzato fornita nel kit. Costruiti in pregiato carbonio sono invece il parafango anteriore ed il puntale inferiore.
CAMBIO ROVESCIATO
¡ª ?Il codino monoposto, che sostituisce la sella passeggero, dona alla Extrema un profilo filante e corsaiolo, esaltando il design della zona posteriore. Nonostante ci¨° la moto mantiene l¡¯omologazione biposto visto che la sella del passeggero viene comunque fornita assieme alla moto. In quanto ad elettronica la dotazione di serie comprende traction control, Abs cornering, engine brake, anti-impennata (tutti regolabili), oltre alle ormai immancabili mappe motore. Grazie ad un software specifico, inoltre, il cambio con quickshifter pu¨° essere settato per funzionare anche in configurazione rovesciata, senza sostituire alcun componente della moto ed in totale autonomia. La nuova livrea dedicata bianca e rossa ¨¨ di chiara ispirazione sportiva ed ¨¨ arricchita, nella sezione superiore della carena, da un motivo a scacchi che riprende il tricolore italiano.
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