Sviluppa ben 300 cv e 300 nm senza far schizzare in alto il peso: il kit di Efesto per la Ducati Panigale ¨¨ l¡¯anello di congiunzione tra le moto tradizionali e le elettriche a ¡°zero emissioni¡±

Quello delle moto e degli scooter elettrici ¨¨ un settore in espansione: i produttori di due ruote a ¡°emissioni zero¡± si moltiplicano a vista d¡¯occhio e in pochi anni i veicoli ¡°green¡± sono stati protagonisti di una formidabile evoluzione. Nonostante ci¨° la soluzione full-electric sui veicoli di uso quotidiano presenta ancora dei limiti tecnici che ostacolano, o almeno rallentano, la sua diffusione sul larga scala. Le problematiche principali riguardano un¡¯autonomia ancora contenuta, che spesso finisce per relegare i mezzi elettrici all¡¯esclusivo utilizzo urbano, e il peso elevato: la mole dei pacchi batterie fa schizzare in alto l¡¯ago della bilancia andando a inficiare i benefici di questa tecnologia soprattutto nelle sue applicazioni motociclistiche, laddove la leggerezza ¨¨ una delle massime priorit¨¤.

IBRIDO
¡ª ?Una possibile alternativa ¨¨ l¡¯adozione di sistemi ibridi, soluzione ampiamente utilizzata nel settore automobilistico ma praticamente sconosciuta dall¡¯altra parte della barricata, nel mondo delle due ruote. Almeno fino ad oggi: la startup italo-francese Efesto ¨C nata dalla costola di Fidia S.p.a., multinazionale torinese specializzata in macchine utensili a controllo numerico ¨C sta infatti lavorando all¡¯implementazione di un sistema ibrido per l¡¯impiego motociclistico, sfruttando il know-how acquisito anche nel campo marino e aerospaziale (progetta powertrain e range extender dedicati ad automobili, velivoli ultraleggeri e barche).
IL KIT PER LA PANIGALE
¡ª ?Una delle ultime novit¨¤ dell¡¯azienda franco-piemontese ¨¨ il prototipo 200Novantanove, un kit ibrido sviluppato nel reparto R&D di San Mauro Torinese per la Ducati Panigale: il progetto, presentato in fase embrionale a Eicma 2018 e svelato nella sua veste quasi definitiva al Salone di Milano di quest¡¯anno, si propone di unire i vantaggi dell¡¯elettrico alla versatili ancora ineguagliabile dei motori termici. ¡°Abbiamo scelto la soluzione ibrida a partire dalla presa d¡¯atto delle criticit¨¤ che ancora, a nostro parere, caratterizzano le moto full electric¡± ha spiegato ai nostri microfoni Luca Morfino, amministratore delegato e fondatore di Efesto. ¡°Mi riferisco in particolare al peso e ad un¡¯autonomia che a nostro avviso non ¨¨ ancora soddisfacente: lo scopo del nostro kit ¨¨ proprio quello di unire gli indubbi vantaggi dell¡¯elettrico alla versatilit¨¤ delle moto ¡®tradizionali¡¯, quelle con motore termico. Il nostro obbiettivo ¨¨ fare una moto ibrida che non costringa il pilota a cambiare stile di guida¡±.
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PRESTAZIONI DA URLO
¡ª ?Il kit di Efesto, sviluppato sulla Panigale 1299 ma pensato anche per le sorelle 1199 e 959, si compone di un motore elettrico a flusso assiale posizionato sotto il forcellone, di un pacco batterie alloggiato sotto la sella e di un inverter che si trova anteriormente appena dietro al radiatore. I circa 100 cavalli del propulsore a zero emissioni, uniti ai 205 del bicilindrico Ducati da 1285 cmc, portano la potenza complessiva del prototipo a sfondare il muro dei 300 cavalli totali: ancora pi¨´ impressionante ¨¨ per¨° il dato relativo alla coppia, che grazie al surplus elettrico sfiora i 300 newtonmetri (il V-Twin della 1299 ne eroga di serie 145). Il vero vantaggio si misura per¨° sulla bilancia: l¡¯intero kit comporta un aggravio di soli 26 kg, mantenendo il peso al di sotto dei 195 kg.

IL FUNZIONAMENTO
¡ª ?Non c¡¯¨¨ alcun bisogno di collegare la moto alla rete elettrica per il¡ rifornimento: le batterie sono caricate o dallo stesso motore termico che fa da ¡°generatore¡± o dalla frenata rigenerativa, un sistema di recupero dell'energia cinetica concettualmente simile al Kers gi¨¤ visto sulle vetture da Formula 1. Il propulsore elettrico, essendo completamente svincolato da quello termico e collegato direttamente alla ruota posteriore, pu¨° funzionare in completa autonomia oppure svolgere la funzione di boost in accoppiamento con il V-Twin: le modalit¨¤ di guida, selezionabili tramite una piccola manopola collocata sul semimanubrio sinistro, sono in tutto quattro. Con la prima a funzionare ¨¨ solo il motore Ducati, mentre con l¡¯impostazione numero 2 il bicilindrico rimane spento: inserendo la folle si utilizza il solo propulsore elettrico e la moto si guida sostanzialmente come uno scooter. Pensata per l¡¯utilizzo cittadino, questa modalit¨¤ garantisce circa 40 minuti di autonomia e una velocit¨¤ max di 65 km/h. Con la ¡°mappa¡± 3 si passa al funzionamento ibrido con i due motori (termico ed elettrico) che lavorano in sincrono, mentre il quarto riding mode (Custom) ¨¨ personalizzabile dall¡¯utente.

QUANDO ARRIVER??
¡ª ?Anche la parte relativa ai controlli elettronici ¨¨ sviluppata internamente da Efesto: traction control e anti-impennata non agiscono sul motore a combustione ma direttamente su quello elettrico, che potendo applicare una coppia positiva o negativa interviene per gestire eventuali esuberi di potenza. Completata la parte ¡°hardware¡±, Efesto sta attualmente lavorando all¡¯affinamento della componente software: ¡°Attualmente non sappiamo con precisione quando il kit verr¨¤ messo in commercio¡± ci ha spiegato Luca, assicurandoci che ci terr¨¤ aggiornati sugli sviluppi ¡°Al momento stiamo lavorando sul software con dei test al banco¡ non appena sar¨¤ finita questa fase preliminare cominceremo con i collaudi dinamici in pista. Credo e spero che prima dell¡¯estate saremo fra i cordoli di un circuito!¡±. Dobbiamo ammetterlo: non vediamo l¡¯ora di provarla.
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