in arrivo
Harley-Davidson Pan America, "la Jeep a due ruote"
La Harley-Davidson Pan America 1250 ¨¨ attesa sul mercato a met¨¤ del 2020 e con ogni probabilit¨¤ sar¨¤ tra le moto pi¨´ discusse dell'anno che sta per cominciare. Una novit¨¤ che ha gi¨¤ i suoi estimatori e i suoi critici, non solo perch¨¦ si tratta di una crossover, ossia di un genere di moto molto distante dall'heritage di Harley-Davidson (l'unico modello della storia recente a strizzare l'occhio al fuoristrada ¨¨ stata la XB12X Ulysses, commercializzata con risultati modesti dal 2006 al 2011 e comunque marcata Buell), ma soprattutto caratterizzata da un'estetica controversa. Proprio riguardo a questo, cio¨¨ all'aspetto della Pan America, i colleghi americani di Mcn hanno intervistato il capo del design di Harley.
DIVERSA A OGNI COSTO
¡ª ?"Abbiamo dato uno sguardo molto approfondito alle moto che popolano questo settore", ha dichiarato Brad Richards, il cui ruolo ¨¨, formalmente, vice presidente Styling & Design. "Una cosa che abbiamo notato ¨¨ che quasi tutti i concorrenti, eccetto Ktm, emulano la Bmw e il suo aspetto quasi insettoide. Ci siamo resi conto che nessuno aveva usato il Dna del design nordamericano per creare una moto da adventouring. Nessuno aveva fino a oggi progettato 'una Jeep a due ruote'. Lo abbiamo fatto noi". Pur uscendo dal loro mercato tipico, dunque, gli uomini di Milwaukee hanno deciso di creare una moto che, prima di tutto, dovesse essere immediatamente riconoscibile come Harley-Davidson. "Abbiamo fatto ricerche da subito e mostrato alcuni schizzi al pubblico, e abbiamo scoperto qualcosa di molto interessante: le persone vedevano il gruppo motore-trasmissione, che qui ¨¨ esposto e non nascosto come su molti prodotti della concorrenza, come una parte primaria della moto", ha aggiunto Richards.
MOTORE AL CENTRO
¡ª ?"La nostra filosofia in H-D ¨¨ che il V-twin ¨¨ il gioiello della corona e volevamo assicurarci che fosse la prima cosa che si nota esattamente al centro della moto. Tutto ci¨° che sta sopra ¨¨ stile Harley: una bella verniciatura, finiture curate, sovrastrutture di qualit¨¤. E tutto quello che sta sotto ¨¨ sostanza meccanica".
Comunque il capo del design H-D ammette che la genesi della Pan America non ¨¨ stata tra le pi¨´ semplici: "Con ogni moto che progettiamo, la fase di esplorazione ¨¨ lunga e ben ponderata, ci sono alcuni mesi di sketch discussi su base settimanale. Ci sono confronti schietti e a volte un po' duri. Ma di fronte a questa idea che vedete ora concretizzata nel prototipo, sapevamo subito di aver creato qualcosa di unico. Sapevamo che avrebbe polarizzato i pareri e c'erano alcune persone in azienda che volevano che aderissimo un po' di pi¨´ all'estetica Bmw, sapevamo che sarebbe stata una scelta difficile da accettare per qualcuno ma abbiamo seguito la nostra linea", ha concluso Brad Richards.
I NUMERI DELLA ¡°PAN¡±
¡ª ?Ricordiamo che la Pan America, che abbiamo avuto modo di ammirare all'ultima edizione di Eicma, monter¨¤ l'inedito Revolution Max, un V2 di 60¡ã (mentre tipicamente in casa Harley l'angolo tra i cilindri ¨¨ di 45¡ã), di 1250 Cmc, raffreddato a liquido. La potenza massima dichiarata ¨¨ di ben 145 Cv, quindi superiore rispetto ai 136 Cv della Bmw R 1250 GS, anche se il boxer della tedesca risulta pi¨´ generoso in termini di coppia (143 Nm contro 122).
? RIPRODUZIONE RISERVATA