incompiute
Da 50 a 750 cc, le moto annunciate e mai nate
Gli appassionati di moto vintage, cercando su Google o, googlando come si usa dire ora, hanno trovato numerose foto di moto di ben cinquanta anni fa che, seppur bellissime, non sono mai nate avendo fatto solo un'apparizione in qualche salone oppure sono girate solo alcune foto diramate dalle case per sondare il mercato. Di queste due ruote mai realizzate ce ne sono davvero a bizzeffe e di svariate cilindrate e noi vogliamo presentarvene qualcuna tra le pi¨´ affascinanti.
Guzzi Ghez, il sogno dei quattordicenni
¡ª ?Nel novembre 1969, all¡¯allora Motosalone di Milano, che ancora non si chiamava Eicma, la Moto Guzzi espose la "Ghez" una 50 bicilindrica fronte marcia. I ragazzini dell¡¯epoca impazzirono per questa che era una vera moto in miniatura e, oltretutto, esteticamente molto graziosa e spiccatamente Guzzi. Ma questo cinquantino da sballo rimase un sogno per gli adolescenti degli anni cinquanta e non and¨° mai in produzione. Non si sa bene per quali ragioni, il management della Guzzi allora non si espresse in merito. Giravano solo ipotesi. Tra queste i costi di produzione troppo elevati, che un motore del genere non riusciva a rientrare nei canoni prestazionali imposti dal Codice della strada o che addirittura quel motore fosse solo un manichino da show bike. Insomma per gli adolescenti rimase un sogno irraggiungibile.
La Moto Guzzi Bidingo 125 bicilindrica
¡ª ?Sempre al Motosalone di Milano del 1969 la Guzzi espose pure una graziosissima 125 bicilindrica, anch¡¯essa con cilindri paralleli fronte marcia. Anche questa "ottavo di litro" a due cilindri, anch¡¯essa apprezzata moltissimo dai sedicenni, non ebbe un seguito produttivo. Sei anni dopo, nel 1975, la Benelli che allora faceva capo all¡¯industriale italo argentino Alejandro De Tomaso mise in catalogo una moto simile, la 125 2C, che ebbe un enorme successo, tant¡¯¨¨ che rimase in produzione per ben dieci anni, ossia fino al 1985. Due grossi treni persi per la casa di Mandello? Molto probabilmente s¨¬. Sia la Ghez che la Bidingo sono in mostra al Museo Guzzi di Mandello del Lario.
Una 750 che profuma di Agostini
¡ª ?Di "mai nate" giapponesi ce ne sono parecchie. Ma una su tutte ¨¨ quella che ha fatto pi¨´ sognare generazioni di tutto il mondo. Al Salone di Tokyo del 1971 la Yamaha present¨° la GL 750 due tempi quattro cilindri in linea raffreddata a liquido che era stata progettata come la versione stradale della moto di 700 e 750 cc con cui corse e vinse Giacomo Agostini a Daytona e Imola, e prima ancora l'asso californiano Kenny Roberts che ci correva negli States prima di prendere le sonore batoste a ripetizione da re Ago nel fiore della sua carriera e che aveva appena lasciato la MV Agusta. La Yamaha ¡°Ago replica¡± era una moto esteticamente bellissima e si ipotizza che non fu prodotta per le restrittive norme anti inquinamento che stavano per entrare in vigore negli Stati Uniti o, forse, perch¨¦ al pubblico sarebbe venuta a costare una follia. Difficile saperlo con esattezza perch¨¦ i giapponesi, come ¨¨ risaputo, su certe strategie industriali tengono le bocche cucite.
1. Continua?
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