Convegno Acem
Moto: la UE spinge sullĄŻelettrico ma i costruttori frenano
La sfida ambientale incombe su tutto il mondo dei trasporti, e se da un lato la prospettiva a breve periodo mostra un trend in ripresa, soprattutto dopo la pandemia, ¨¨ la previsione sul lungo periodo a suscitare qualche timore. Le due ruote non possono chiamarsi fuori, a lungo sono state risparmiate da una marginalit¨¤ di fatto (il problema tocca soprattutto le automobili e il trasporto commerciale) e dallo scarso contributo all'inquinamento urbano. A Bruxelles, sede dellĄŻUnione Europea, il vento per¨° ¨¨ cambiato. Scooter e motociclette dovranno fare la loro parte. Il nuovo clima ¨¨ emerso chiaramente nel convegno Acem organizzato dai principali costruttori con alcuni rappresentanti dellĄŻUnione Europea. La preoccupazione dei primi riguarda la strada da seguire verso la mobilit¨¤ verde, mentre la politica spinge chiaramente in una sola direzione: lĄŻelettrico.
Pericolo snaturamento
ĄŞ ?"Ci sono forze che puntano sempre di pi¨´ verso lĄŻalternativa elettrica", ha spiegato l'euro parlamentare Ismail Ertug. "Se l'industria di settore non si sveglia rischia di restare al palo, con gravi ripercussioni sul suo futuro" ha avvertito Claire Depr¨Ś, capo unit¨¤ presso la direzione Trasporti e Mobilit¨¤ della UE. La risposta dei costruttori ¨¨ stata unanime: "LĄŻindustria vuole fare la sua parte, ma salvaguardando il mercato", affermazione che cela una preoccupazione legata al fatto che la rivoluzione potrebbe snaturare le peculiarit¨¤ dei mezzi a due ruote e di conseguenza allontanare il pubblico. "Non potete pensare di mettere 100 kg di batterie su uno scooter ¨C ha detto Eric de Seynes presidente di Yamaha Europa ¨C senza contare che gi¨¤ oggi uno scooter 50, euro 4, emette 40 grammi al km di CO2, molto meno di un'automobile standard".
Obiettivo comune
ĄŞ ?In sostanza i produttori vorrebbero avere mano libera sulle tecnologie da usare, fermo restando lĄŻimpegno a rispettare i vincoli normativi. "Indicateci lĄŻobiettivo e lasciate a noi la scelta della tecnologia pi¨´ adatta", ha rincarato Michele Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio. "? sbagliato puntare su un'unica soluzione quando ci sono altre strade percorribili, come lĄŻalimentazione a idrogeno e i carburanti sintetici" ha detto Roland Berger di Honda Europa, riassumendo un pensiero trasversale. Ma l'ambiente non ¨¨ l'unica sfida che attende il mondo delle due ruote a motore. L'Europa spinge anche sul fronte della sicurezza e della connettivit¨¤, legati allo sviluppo dei sistemi elettronici, sulla falsariga di quanto avviene in campo auto. "Ci stiamo lavorando e ci arriveremo ma anche qui serve tempo", ha detto Markus Schramm, presidente di Bmw Motorrad, ricordando l'esempio dell'Abs, che "allĄŻinizio era composto da un paio di scatole e col tempo ¨¨ stato adattato sempre meglio alle dimensioni di una moto".
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La moto del futuro
ĄŞ ?La tecnologia per le due ruote pu¨° avere dei punti di contatto con quella delle quattro ruote, caratteristiche e investimenti sono ovviamente diversi, ma facendo fronte comune si pu¨° accelerare il percorso di crescita. "Lo stiamo facendo con il consorzio per le batterie (che gi¨¤ raggruppa Honda, Yamaha, Piaggio e Ktm, ndr) e con quello sulla connettivit¨¤", hanno risposto i responsabile delle Case. Da questo confronto (che a tratti sembra un vero braccio di ferro) uscir¨¤ lĄŻidentikit delle moto del futuro. Se avranno due o tre ruote, se avranno ancora un motore termico, piuttosto che uno a batterie, se saranno connesse tra di loro e con gli altri veicoli sono tutte questioni in attesa di risposte. Intanto godiamoci quello che il mercato offre che con la recente introduzione dell'Euro 4 ha fatto un altro passo avanti verso la mobilit¨¤ sostenibile.
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