Le tre aziende di componentistica, controllate del colosso giapponese, vanno a confluire nella Hitachi Automotive Systems
La firma dell'accordo risale al 30 ottobre scorso ma, complice la proverbiale riservatezza giapponese, la notizia non ha forse avuto il risalto che meritava. Eppure si tratta di un accordo storico: la Honda ha ceduto a Hitachi Showa, Nissin e Keihin, cio¨¨ le sue tre controllate che producono componentistica (rispettivamente sospensioni, impianti frenanti e sistemi di alimentazione). Per la precisione, le tre aziende vanno a confluire nel gruppo Hitachi, creando la Hitachi Automotive Systems, un colosso dal valore di quasi 15 miliardi di euro (controllato al 66,6% da Hitachi e al 33,4% da Honda) che avr¨¤ la propria sede nella prefettura di Ibaraki e che sar¨¤ in grado di giocare la sua partita contro giganti come ZF e Conti.
il futuro dei marchi
¡ª ?Al momento non si sa se i brand Showa, Nissin e Keihin sopravviveranno e, se s¨¬, per quanto tempo. Certo agli appassionati di moto sembrer¨¤ strano non trovare su molte sportive giapponesi (non solo Honda, ma anche Kawasaki, Suzuki e Yamaha) marchi che hanno fatto, e che tuttora fanno, la storia della produzione motociclistica nipponica. "Grazie a questa sinergia, lo sviluppo tecnologico accelerer¨¤ ulteriormente", ha dichiarato Noriya Kaihara, AD di Honda. "Attraverso questa nuova partnership contribuiremo all'espansione del trasporto in tutto il mondo".
Gli interrogativi
¡ª ?Nessuno mette in dubbio queste affermazioni ma ¨¨ lecito porsi una domanda: perch¨¦ Honda ha voluto cedere marchi cos¨¬ importanti e caratterizzanti? Un¡¯ipotesi credibile ¨¨ che il colosso dell'automotive (e utilizziamo questa parola non a caso, visto che per la casa dell'Ala il business automobilistico ¨¨ assai pi¨´ imponente di quello motociclistico) abbia voluto trovare i fondi necessari a finanziare lo sviluppo, assai costoso, della mobilit¨¤ elettrica e della guida autonoma, sfide decisive per il futuro di tutti i giganti delle quattro ruote.
? RIPRODUZIONE RISERVATA