Pierre Terblanche, il designer motociclistico sudafricano responsabile del design della celebre Supermono, nonch¨¦ dell'Hypermotard, della Multistrada, della MH900E e della 999 Superbike presenta il suo ultimo progetto, il concept Mono, una rivisitazione futuristica della sua mitica monocilindrica
Al Barber Vintage Motorsports Museum di Birmingham, in Alabama, durante il Barber Vintage Festival, Pierre Terblanche, il celebre designer sudafricano ideatore di alcune delle pi¨´ belle moto prodotte dalla casa di Borgo Panigale, ha svelato quella che potremmo definire una versione "director's cut" della sua moto simbolo, un mito per gli appassionati delle "rosse" e non solo, la Ducati Supermono.
Il progetto Mono
¡ª ?Come ha spiegato Pierre Terblanche il layout e la costruzione della moto saranno completamente nuovi. Per la realizzazione della Mono, moto al momento non funzionante, sono stati utilizzati gli ultimi progressi ottenuti nei sistemi progettati su Cad insieme alla pi¨´ recente lavorazione Cnc e alla realizzazione del prototipo tramite stampa 3D. Processi che, oltre a semplificare e accelerare il processo di progettazione, permettono di realizzare soluzioni progettuali impossibili da realizzare fino a poco tempo fa.
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Mono: le caratteristiche
¡ª ?La reinterpretazione della mitica supersportiva bolognese presenta delle soluzioni innovative non ancora del tutto illustrate dal designer sudafricano. I collettori rivolti all'indietro e lo spazio presente sotto il sottosella fanno presupporre l'utilizzo di uno scarico sotto la coda, forse non troppo diverso da quello pensato da Terblanche per uno dei suoi gioielli del passato, la Ducati 999 Superbike. Le forcelle anteriori sembrano introdurre una disposizione davvero unica caratterizzata da una classica forcella e da una secondaria, pi¨´ piccola, posta in posizione centrale rispetto ai due steli della forcella "primaria". La pinza del freno anteriore a due pistoncini ¨¨ ad attacco assiale e radiale e agisce su grandi dischi circondati da un anello per dissipare il calore. Nessun cenno sull'ammortizzatore posteriore, l'unica cosa visibile dalle foto ¨¨ il forcellone che potrebbe utilizzare un sistema di tiranteria con push-rod per il montaggio sul carter motore. Lo spazio riservato al propulsore, un Testastretta senza ombra di dubbio, ¨¨ per ora vuoto. La carena sembra ospitare dei punti di ancoraggio per le alette, soluzione aerodinamica di gran voga, mentre il serbatoio del carburante pare galleggiare sopra il resto della moto.
Ducati Supermono
¡ª ?Raffinata ed elegante, fu costruita in edizione limitata tra il 1993 e il 1995 in soli, rarissimi, 67 esemplari, che oggi, sul mercato, raggiungono cifre astronomiche. Nata dal genio di Pierre Terblanche, dalla visione di Massimo Bordi e dalla squisita tecnica di Claudio Domenicali, la Ducati Supermono sfoggiava caratteristiche e componenti hi-tech per l'epoca come il raffreddamento ad acqua, l'iniezione elettronica e le doppie bielle che la resero la due ruote pi¨´ competitiva della sua categoria. La Supermono era equipaggiata con il motore monocilindrico da 550 cc, 4 tempi, con distribuzione bialbero in testa, 4 valvole per cilindro e sistema desmodromico. Erogava ben 75 Cv a 10.000 giri ed era capace di raggiungere una velocit¨¤ massima di 220 km/h. Telaio a traliccio, sospensioni Ohlins e un peso di appena 118 kg.
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