Ideata da un designer automobilistico britannico, rielabora la tradizione antica delle ¡°boardtracker¡±, distinguendosi per l¡¯uso di fibre leggere e per le ciclopiche ruote da 26¡±
Se dal 7 al 9 febbraio foste capitati dalle parti di Portland, Oregon, per l'abbordabile cifra di 17 dollari vi sareste potuti garantire l'ingresso al Veterans Memorial Coliseum, dove si ¨¨ tenuta l'undicesima edizione del The One Motorcycle Show, noto agli appassionati del mondo cafe racer semplicemente come "The1Moto". Organizzato dal team di SeeSee Motor Coffee Company (vera e propria istituzione per gli adepti della customizzazione "moderna"), l'evento ¨¨ prima di tutto un'esposizione di motociclette speciali realizzate dalle pi¨´ significative realt¨¤ mondiali del custom. Ognuno di questi "garage", presenti su invito, esibisce un'unica moto.
PI¨´ DESIGNER CHE GARAGISTA
¡ª ?La "Abc 500" non ¨¨ semplicemente il frutto degli sforzi di un garage impegnato nel classico lavoro di personalizzazione di un modello di serie, vecchio o nuovo. No, questa moto ¨¨ un progetto interamente originale, fatto salvo il propulsore, che ¨¨ un semplice monocilindrico Honda raffreddato ad aria, mutuato da una XL 500 del 1981. Gi¨¤ premiata all'esclusivo Quail Gathering (evento molto simile al concorso d'eleganza di Pebble Beach), la Abc 500 ¨¨ stata ideata da Niki Smart, un designer automobilistico inglese noto soprattutto per i suoi lavori su concept car americane. Utilizzando il software Autodesk Alias, Smart ha disegnato un telaio, poi realizzato in acciaio al cromo molibdeno, che avvolgesse il motore e corresse a raccordarsi, nella maniera pi¨´ pulita possibile, alla sospensione posteriore. Il serbatoio ¨¨ in fibra di carbonio, con raccordi in ottone, ed ¨¨ tipicamente ispirato, come la Abc nel suo complesso, alle cosiddette boardtracker, cio¨¨ quelle moto leggere che nei primi decenni del secolo scorso si sfidavano su piste ovali, la cui superficie era costituite da assi di legno.
TECNICA SOPRAFFINA
¡ª ?Tra i tanti particolari esotici della Abc 500 vanno annoverati senz'altro la forcella di tipo Hossack-Fior (l'ingegnoso sistema che separa sospensione e sterzo, utilizzato anche da Bmw che lo chiama Duolever) e le pazzesche ruote da 26", probabilmente l'elemento pi¨´ caratterizzante dell'intera realizzazione, considerando che una moto stradale di solito monta cerchi da 17". La creatura di Niki Smart invece ha ruote sottili ma di enorme diametro, con razze in fibra di carbonio. Mix tra kevlar e (ancora) carbonio per la sella, per le forme della quale il designer inglese si ¨¨ ispirato un po' alle gi¨¤ citate boardtracker e un po' al mondo delle bmx. La chiave estetica della Abc 500 sta comunque in buona parte nell'estrema pulizia dell'insieme, dovuta alle grandi capacit¨¤ progettuali di Nick Smart: si noti che non c'¨¨ un solo cavo in vista e che l'intero impianto elettrico ¨¨ sapientemente nascosto (batteria da 6V compresa) dai due gusci del serbatoio.
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