L'agile moto giapponese con cui il celebre eroe interpretato da Stallone sfugg¨¬ alla polizia ¨¨ diventata un classico. Ma sul grande schermo, nella pellicola uscita all'inizio degli anni '80, aveva una voce tutt'altro che genuina
Rambo, primo capitolo cinematografico delle avventure dell'omonimo ex soldato americano interpretato da?Sylvester Stallone, ¨¨ senza dubbio uno dei film pi¨´ rappresentativi ed emblematici degli anni '80. Diretta dal canadese Ted Kotcheff e uscita nelle sale nel 1982 con il titolo originale "First Blood", la pellicola sbanc¨° i botteghini di mezzo mondo raccontando la storia di John Rambo, un pluridecorato veterano del Vietnam che, dopo esser stato maltrattato dalla polizia di una piccola cittadina americana, fin¨¬ per metterla a ferro e a fuoco, in rappresaglia ai torti subiti. Al di l¨¤ del suo enorme impatto culturale, che ha trasformato il protagonista in un consolidato stereotipo, il film evidenziava le inquietudini dell¡¯America reaganiana e del suo machismo di fronte alle conseguenze dei suoi trascorsi bellici, conquistando consensi generalmente positivi anche dalla critica e lanciando definitivamente questo personaggio nell'olimpo di Hollywood. E in una delle sue sequenze pi¨´ memorabili, a fare da spalla a uno scatenato Stallone in formato centauro, c'era anche una moto diventata poi a sua volta iconica: la prima Yamaha XT 250.
un'inseguimento da leggenda
¡ª ?L'agile moto giapponese entra in scena dopo il primo arresto di Rambo, quando il protagonista appena evaso dalla prigione locale la ruba a un malcapitato passante, letteralmente disarcionato dal mezzo. Con lei si lancia quindi in una fuga forsennata sull'asfalto bagnato braccato dal suo antagonista, lo sceriffo Will Teasle, al volante di una goffa, ma determinata, Ford Ltd II del 1979 (con tutte le opportune bardature delle forze dell'ordine). Senza casco e in canottiera, Rambo scappa fuori citt¨¤ con salti e derapate neanche troppo esagerati, divincolandosi anche nel bosco, senza mai riuscire a scrollarsi di dosso il rivale. L'inseguimento si conclude alle pendici delle montagne circostanti, con il fuggitivo che si dilegua nella fredda foresta e lo sceriffo che lo maledice dopo essere uscito dalla sua auto ribaltata. Da l¨¬ in avanti la pellicola prosegue con un'autentica caccia all'uomo.
la XT 250 di rambo
¡ª ?Nel film John Rambo guida un esemplare (del 1982) della prima generazione, prodotta fra il 1980 e il 1983, della a Yamaha XT 250. Fu la seconda moto a fregiarsi della sigla XT dopo la 500 cc degli anni '70 ed era spinta da un motore monocilindrico a quattro tempi da 249 cc raffreddato ad aria abbinato a un cambio a 5 marce. Ai tempi era accreditato di una potenza di 22 Cv a 8.600 giri/min, sufficienti per spingere i suoi 124 kg di peso fino a una velocit¨¤ massima di circa 120 km/h. La XT 250 cavalcata da Rambo appare del tutto originale, con cerchio anteriore da 21" e posteriore da 17". Una moto scarna e senza fronzoli che anche sul set ha dimostrato di sapersi destreggiare sia sull'asfalto sia sui terreni off road. Con gli standard di oggi la bolleremmo probabilmente come "dual sport", "dual purpose"?o magari anche scrambler. L¡¯unica eccezione, per cos¨¬ dire, riguarda la verniciatura del magro serbatoio da soli 8 litri che presenta un'inusuale base in nero che nei modelli stock dell¡¯epoca era invece rossa come la parte superiore. Il perch¨¦ di questa scelta da parte della produzione resta per¨°, ancora oggi, un mistero.
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qualche imperfezione
¡ª ?Alla luce del colossale successo del film, la sequenza della fuga di Rambo in moto divenne subito un cult anche se, a ben guardare, le imperfezioni non mancano. Quando Rambo effettua il salto sul passaggio a livello, ad esempio, la rampa posticcia posizionata per lo scopo ¨¨ fin troppo visibile, ma ci sono anche copricerchi che saltano via per poi ricomparire qualche secondo dopo e momenti in cui l'auto appare meno sporca rispetto alle scene precedenti. La sua realizzazione, per giunta, non ¨¨ stata neppure esente da intoppi. Al primo ciak, il salto dell'auto dello sceriffo sulla rampa del passaggio a livello, a una velocit¨¤ di circa 110 km/h, termin¨° con un rovinoso atterraggio in cui lo stuntman alla guida rimedi¨° una frattura alle vertebre lombari e diverse altre ferite. La scena fu poi girata nuovamente riducendo la velocit¨¤ del mezzo e di conseguenza altezza e pericolosit¨¤ del balzo. Anche il ribaltamento dell'auto di Teasle alla fine dell¡¯inseguimento non era originariamente prevista dal copione, ma a cose fatte fu deciso di sfruttare la circostanza per dare ancora pi¨´ drammaticit¨¤ al girato.
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il mistero della 'voce' della XT 250
¡ª ?L¡¯incongruenza pi¨´ conosciuta riguardo a questa famosa scena, almeno tra i motociclisti, riguarda per¨° la questione del sound della moto. O meglio, del suo doppiaggio. Come accennato sopra, la Yamaha XT 250 aveva infatti un motore a quattro tempi mentre quello che si ascolta nella sequenza incriminata, nella versione originale cos¨¬ come in quella italiana, ¨¨ innegabilmente lo strillo di un motore a due tempi. Qualcuno ha ipotizzato si potesse trattare di una Yamaha Dt 250, anche per via del fumo bianco tipico della miscela che si intravede nella fase centrale della fuga, ma ¨¨ probabile che ci¨° sia dovuto all'acqua finita sugli scarichi caldi dopo il guado immediatamente precedente. Ad ogni modo, i fotogrammi dei fermo immagine non sembrano lasciare dubbi sul fatto che sia effettivamente una XT. L'ipotesi pi¨´ accreditata ¨¨ che in fase di montaggio si sia deciso di sostituire il suono originale con quello pi¨´ inebriante e corrosivo di una due tempi, un "trucco" peraltro adottato in altre produzioni cinematografiche per dare pi¨´ concitazione anche a livello acustico. Non vogliamo per¨° andare a cercare troppo il pelo nell'uovo: qualche veniale inesattezza non pu¨° certo andare a scalfire lo status di un film ormai leggendario, che ¨¨ entrato stabilmente nell'immaginario collettivo anche grazie al contributo di una leggiadra per quanto dissonante Yamaha XT.
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