Un tributo a John Britten realizzato completamente in Lego: ¨¨ la V1000 di The Brickman, professionista del mattoncino che ha realizzato questa scultura
Anche nel mondo del motociclismo ci sono le tifoserie, e ogni marchio a due ruote ha i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Se c¡¯¨¨ per¨° una moto che ¨¨ in grado di mettere d¡¯accordo tutti, quella ¨¨ sicuramente la Britten: la V1000 non ¨¨ solo un oggetto tecnologico di gran pregio, ma ¨¨ il vero e proprio simbolo del sogno di un uomo che con le proprie forze ha sfidato i colossi dell¡¯industria motociclistica. Ed ¨¨ proprio per questo che un appassionato australiano ha deciso di dedicare a quest¡¯esotica Superbike una scultura a grandezza naturale realizzata con mattoncini Lego.
the brickman
¡ª ?Nel linguaggio delle community online si parla di Afol, cio¨¨ ¡°Adults fans of Lego¡±. In questo caso per¨° si va oltre, perch¨¦ Ryan McNaught ¨¨ uno dei quattordici Lego Certified Professionals ufficialmente riconosciuti dal marchio fondato in Danimarca nel lontano 1958. Un autentico scultore insomma, che della sua passione per i mattoncini colorati ha fatto una professione. Ryan, conosciuto come The Brickman e operante a Melbourne, ¨¨ per¨° anche un appassionato motociclista: quando Toyco, un¡¯azienda neozelandese di giocattoli, gli ha commissionato un¡¯opera per il proprio Lego Day 2020 lasciandogli carta bianca, il nostro uomo non ha esitato un attimo. Avrebbe costruito una Britten.
a grandezza naturale
¡ª ?Cos¨¬ Ryan si ¨¨ messo a lavorare assieme ai ragazzi del suo team per dare vita non a un normale modellino in Lego ma a una V1000 a grandezza naturale, in scala 1:1. Inizialmente si sono gettate le basi del progetto al pc, con un programma che ha consentito di pianificare virtualmente la costruzione nei minimi dettagli. In seguito si ¨¨ passati alla parte ¡°operativa¡±, quella che mattoncino dopo mattoncino ha portato concretamente al completamento di questo capolavoro in Lego. Per permettere la spedizione e assicurare una maggiore rigidezza della struttura si ¨¨ fatto ricorso anche alla colla: ogni dettaglio tecnico ¨¨ stato curato in maniera maniacale, dalla ciclistica all¡¯impianto frenante passando ovviamente per il V-Twin e il suo maestoso impianto di scarico. Non ¨¨ noto quanti siano i pezzi impiegati nella realizzazione, ma certamente parliamo di diverse decine di migliaia di mattoncini.
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britten, un mito
¡ª ?L¡¯uomo dietro alla V1000 ¨¨ John Britten, un vulcanico ingegnere neozelandese che a cavallo tra gli anni 80 e 90 decise di lanciare il suo guanto di sfida ai produttori mainstream. Progettata a Christchurch con pochissime risorse economiche e costruita assieme a un gruppo di amici, la moto di Mr Britten metteva in campo soluzioni avanzatissime per l¡¯epoca come il telaio portante, l¡¯esteso utilizzo di fibra di carbonio e un particolare sistema sospensivo con forcella Hossack. Spinta da un twin di 60¡ã capace di erogare circa 166 cavalli e pesante solamente 138 chili, la millona neozelandese raccolse strabilianti risultati nelle gare dedicate ai bicilindrici e nel campionato nazionale delle derivate di serie, aggiudicandosi anche numerosi record di velocit¨¤. La favola di John Britten e della sua creatura si interruppe anzitempo nel 1995, quando l¡¯ingegnere neozelandese fu stroncato da un male incurabile: il suo sogno, per¨° ¨¨ rimasto nella leggenda.
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