ASTA
In vendita l¡¯Husqvarna 400 cross di Steve McQueen ad un prezzo¡ piccante
Grande attore degli anni 60 e 70, Steve McQueen ¨¨ diventato una leggenda del cinema anche per la sua infinita passione per i motori. Infatti, lo statunitense figlio di uno stuntman spesso appariva in pericolose scene di guida senza l¡¯aiuto di una controfigura e ha partecipato anche ad alcune corse automobilistiche. Un vero amore quello per le quattro e le due ruote, alimentato da una carriera all¡¯insegna dell¡¯adrenalina e da un garage pieno di veicoli iconici. Infatti Steve McQueen si ¨¨ viziato con interessanti auto e moto, tra cui la splendida Husqvarna 400 da cross che ¨¨ in vendita all¡¯asta di Bonhams.
ESEMPLARE UNICO
¡ª ?Gi¨¤ venduta nel 1984 in occasione della Steve McQueen Estate Auction, questo mito svedese del 1971 con le ruote tassellate ¨¨ stato posseduto e guidato proprio dall¡¯attore americano. Infatti, anche se gran parte della carriera di Steve ¨¨ associata alle Triumph, quando le Husqvarna debuttarono in America ne fu totalmente affascinato, tanto che la 400 da cross divenne una delle sue moto preferite. Il modello in oggetto ¨¨ passato nelle mani di tre collezionisti e sono ancora presenti tutti i documenti che ne attestano la storia. Inoltre, sono state mantenute le piccole modifiche apportate dallo statunitense, come la protezione in pelle della leva del cambio e la candela di ricambio fissata al telaio, che la rendono ancora pi¨´ unica nel suo genere. Ogni dettaglio ¨¨ originale e perfettamente conservato, qualit¨¤ che da ancora pi¨´ valore all¡¯asta: il prezzo finale infatti dovrebbe aggirarsi tra i 130.000 e i 180.000 dollari.
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¡ª ?Il numero di telaio e di motore MI3845 confermano il 1971 come anno di produzione di questa Husqvarna 400. Una moto molto agile e potente per quei tempi: infatti, il telaio tubolare in acciaio abbracciava un motore monocilindrico raffreddato ad aria 2 tempi da 396 cc in grado di toccare i 40 Cv di potenza massima. Il cambio a quattro rapporti aiutava a domare la potenza esuberante, mentre la ciclistica studiata dagli ingegneri svedesi era basata su una forcella tradizionale, un doppio ammortizzatore posteriore e freni a tamburo.
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