Il 1¡ã gennaio scatta la nuova omologazione. Ma per tutto l¡¯anno si potranno ancora immatricolare (e vendere) i vecchi Euro 4
Dal 1¡ã gennaio 2020 inizia la rivoluzione nei concessionari, ampiamente anticipata dallo scorso Eicma. L'introduzione sul mercato dei modelli Euro 5, sebbene non riguardi molto la forma, interessa in modo sensibile la sostanza dei veicoli a due ruote e il modo in cui vengono progettati. A partire dalle emissioni.
emissioni
¡ª ?Con la nuova normativa si abbasseranno infatti (e di parecchio) i limiti di emissione dei gas nocivi. Con l'Euro 4 erano di 1,14 grammi di monossido di carbonio (CO) per chilometro, 0,17 di HC (idrocarburi incombusti) e 0,09 di NoX (ossido di azoto). Con l'Euro 5 tali livelli si abbasseranno a 1 g/km per la CO, 0,1 per gli HC, 0,06 per i NoX. A questi si aggiungono nuovi limiti per le polveri sottili, fissati a 0,0045 g/km e finora non previsti.
test
¡ª ?Per tutti i costruttori arriva l'obbligo di effettuare la prova di impatto ambientale del motore, ossia un test in pista e che controlla il reale deterioramento delle emissioni del propulsore (e di durata variabile da 11 mila a 35 mila km a seconda della cilindrata delle moto). Per i prossimi tre anni i costruttori potranno ancora usare il modello matematico in cui applicare i ¡°fattori di deterioramento¡± ai propri motori.
Euro 4, i tempi
¡ª ?Sebbene la nuova normativa entri in vigore il 1¡ã gennaio 2020, i costruttori avranno tempo per adeguarsi. Sar¨¤ infatti possibile immatricolare ancora i veicoli Euro 4. Per quanto riguarda le nuove omologazioni, invece, sar¨¤ obbligatorio gi¨¤ dal 1 gennaio ottemperare ai nuovi requisiti. Dal 1¡ã gennaio 2021 sar¨¤ vietato immatricolare i vecchi Euro 4, a meno che non ci sia una deroga per i veicoli di fine serie.
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