a modo suo
Continental GT Harris: muscoli old school
Nota principalmente per i suoi telai da corsa e per le sue partecipazioni come costruttore sia Motomondiale sia alla World Sbk, la Harris Performance ¨¨ un'azienda britannica nata all'inizio degli Anni 70 che oggi appartiene alla Royal Enfield. Cos¨¬, quando l'anno scorso il quartier generale del colosso indiano ha chiesto agli specialisti di Hertford di cimentarsi con una Continental GT 650, nessuno in azienda ha avuto dubbi su quale sarebbe stato il tipo di modifiche da apportare alla bicilindrica, che gi¨¤ di base ha un'impostazione da cafe racer sportiva. Ovviamente sarebbe diventata una piccola belva da scatenare in pista.
PICCOLA MA POMPATA
¡ª ?La prima versione di questa realizzazione, chiamata Nought Tea GT, aveva gi¨¤ calamitato le attenzioni degli appassionati lo scorso maggio al Bike Shed, evento londinese dedicato al mondo delle motociclette speciali. Ora arriva la versione 2.0: la prima cosa che salta all'occhio ¨¨ la carenatura completa, in stile decisamente retr¨° e realizzata appositamente per questa moto (non fa cio¨¨ parte del catalogo Harris). La carena, giocoforza, nasconde un po' la meccanica, perci¨° l'occhio non pu¨° apprezzare il kit "big bore" della S&S che incrementa l'alesaggio e porta la cilindrata a 750 cmc. Al posto dell'airbox sono stati installati due cornetti di aspirazione che si accordano alla perfezione allo scarico racing, che ¨¨ artigianale. Importante anche l'upgrade della ciclistica: la Nought Tea sfoggia raffinate sospensioni ?hlins e freni Brembo, sia all'anteriore sia al posteriore. Vale comunque la pena ricordare che, gi¨¤ di serie, la Continental GT monta pinze freno marcato ByBre (una sorta di "serie economica" della Brembo, comunque di qualit¨¤ pi¨´ che buona).
SAR? UN KIT?
¡ª ?La Nought Tea "2.0" che sembrerebbe pronta per diventare (chiss¨¤) un kit "pronto corsa". Harris Performance dichiara una riduzione del peso di 18,5 kg rispetto al modello di serie (quindi 179,5 kg anzich¨¦ 198) e un incremento della potenza del 26% (quindi 59,2 Cv anzich¨¦ 47). Certo, sono numeri che non impressionano, se volessimo paragonare la Continental GT alle sportive "moderne". Ma ¨¨ un confronto che ha poco senso: chi approccia una Royal Enfield ¨¨ un gentleman rider e ha un'idea di motocicletta ispirata al passato, ¨¨ alla ricerca di vibrazioni classiche e, se va in pista, cerca una ciclistica valida e un motore che ¨¨ in grado di spremere fino all'ultimo cavallo. L'unico dubbio che abbiamo ¨¨ che il prezzo di un kit del genere supererebbe, probabilmente, i 6.400 euro richiesti per la moto di serie.
? RIPRODUZIONE RISERVATA