il racconto
Con una Honda Monkey 125 allo Swank Rally, che sfida
Sono passati pochi giorni dalla fine dei 1.200 km dello Swank Rally, andato in scena dal 27 settembre al 2 ottobre. Tra i 200 partecipanti, di certo non ¨¨ passato inosservato durante questa edizione Adelio Lorenzin, a bordo del suo Honda Monkey preparato per Honda Italia dai ragazzi di Motocicli Audaci di Cagliari. Una scelta coraggiosa, di quelle che fanno strabuzzare gli occhi gridando al "non ¨¨ possibile", ma il rider di Como prova un gran gusto per le sfide tanto estreme quanto condite con un po¡¯ di pazzia e non si ¨¨ fatto intimidire. Si ¨¨ quindi buttato fra le discese ripide della pista da cross di Malpensa, durante il prologo, dimostrando di che pasta era fatto lui e la piccola ottavo di litro della casa di Tokyo, sapientemente rimaneggiata per affrontare un raid impegnativo perfino per le moderne moto. Senza pensar troppo a cosa stesse guidando, ha comunque chiuso con il 47¡ã tempo.
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La gara
¡ª ?Il giorno dopo sono stati 280 i km da affrontare per arrivare da Malpensa a Genova durante i quali Adelio ha avuto modo di saggiare le peculiarit¨¤ del mezzo. Tutto questo senza mai aver affrontato prove in precedenza. La leggerezza ¨¨ sicuramente un grande pregio della piccola moto, unita a un motore leggermente rivisto con scarico Sc Project, un filtro aria pi¨´ permeabile e un sensore Smart Iat, che hanno incrementato il tiro e la curva di coppia in tutto l¡¯arco di erogazione. Le sospensioni Ohlins e gli pneumatici Maxxis completavano il pacchetto, andando a sopperire al poco assorbimento delle asperit¨¤ del terreno da parte delle gomme da 12 pollici. Una volta giunti in Sardegna via traghetto, le tappe da affrontare, che prevedevano il trasferimento nella parte centro-orientale dell¡¯isola, erano di circa 300 km. Per non far mancare il sale alla sfida qualora ce ne fosse ancora bisogno, Adelio ha deciso di affrontare tutti i tratti pi¨´ duri: durante il percorso infatti erano previsti dei bypass per facilitare il transito dei bicilindrici o delle maxi enduro, che permettevano di saltare tratti dalle pendenze importanti o dai fondi molto sconnessi e impegnativi. Lorenzin invece, complice l¡¯idea di sfruttare lo Swank come banco di prova per affinare il mezzo assieme alla squadra di Motocicli Audaci per spostare ancor pi¨´ in alto l¡¯asticella e misurarsi con eventi ancor pi¨´ importanti e blasonati, li ha affrontati col sorriso. Fin dal primo momento, infatti, ha catturato assieme alla piccola Monkey le simpatie dei partecipanti che, increduli, lo vedevano completare le tappe e animare il paddock al suo arrivo.?
Il risultato non conta
¡ª ?Se gi¨¤ solo l'essersi presentato ¨¨ stato un successo, aver tenuto una posizione entro le prime cinquanta della classe agonistica, che prevedeva la navigazione solo con roadbook e prove speciali cronometrate, ¨¨ stata forse la vera sorpresa di questo rally. Perch¨¦ se ¨¨ vero che si tratta di un evento dove tutti vogliono vincere, la sfida principale ¨¨ solo con se stessi e siamo noi stessi, commisurati ai mezzi che abbiamo a disposizione, i veri giudici delle nostre imprese. Per questo Lorenzin, il team di Motocicli Audaci e Honda Italia possono essere soddisfatti di quello che sono riusciti a compiere.
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