Per la Ducati 125 quattro cilindri ci si aspettano offerte stratosferiche. Assieme alla moto di Borgo Panigale andranno all¡¯asta gioielli della collezione del Museo Morbidelli
? in programma per il week-end del 14-16 agosto Bonhams summer sale, l¡¯evento organizzato dall¡¯omonima casa d¡¯aste in cui saranno messi all¡¯incanto molti dei capolavori provenienti dalla collezione Morbidelli. Purtroppo il Comune di Pesaro e la famiglia del compianto Giancarlo non sono riusciti a trovare un accordo per il salvataggio del Museo, che un anno fa ha definitivamente abbassato le serrande. Ad un anno esatto di distanza dalla chiusura, la gran parte delle moto - molte delle quali di valore storico ed economico altissimo - saranno messe all¡¯incanto a Bicester, in Gran Bretagna. A rimanere in Italia nelle mani della famiglia Morbidelli sar¨¤, almeno per il momento, la maggior parte delle motociclette da Gran Premio costruite dalla casa pesarese.
BENELLI DA SOGNO
¡ª ?Tra i pezzi pi¨´ pregiati in attesa di un (facoltoso) acquirente si segnalano alcuni splendidi esemplari di Benelli duemmezzo da competizione, come la 250 GP che vinse il titolo iridato della quarto di litro nel 1950 con Dario Ambrosini, portandosi a casa anche il successo nel Tourist Trophy dell¡¯Isola di Man. Acquistata da Giancarlo Morbidelli alla fine degli anni ottanta dall¡¯ex pilota Norman Webb e restaurata nell¡¯officina del Museo, la moto ha una quotazione che va dai 130 ai 200 mila euro.
EX SURTEES
¡ª ?Leggermente pi¨´ ¡°economico¡± ¨C anche se parliamo pur sempre di cifre da capogiro ¨C ¨¨ invece un altro capolavoro della casa del Leone, la 250 ufficiale con cui Tarquinio Provini vinse al Montjuich nel 1964. Curiosamente il suo motore fu utilizzato per un periodo come propulsore stradale da Marco Benelli, figlio di uno dei fondatori del marchio, da cui Mr Morbidelli lo acquist¨° per poterlo restaurare assieme al telaio. Il valore stimato va dagli 89 ai 130 mila euro, ma se sono ancora troppi c¡¯¨¨ un altro pezzo raro ad una cifra ancora pi¨´ accessibile: una 248 cc monocilindrica ufficiale del 1959, appartenuta addirittura ad un certo John Surtees. Venduta a Morbidelli all¡¯inizio degli anni novanta, ¨¨ uno dei tre esemplari ancora esistenti su un totale di quattro costruiti, pertanto si prevede un¡¯offerta di 67-110 mila euro.
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LA 125 DI NIETO¡
¡ª ?Tra le ¡°racer¡± marchiate Morbidelli va invece sicuramente citata la 125 Gp con cui Angel Nieto corse la stagione iridata 1973 (prezzo stimato 89-130 mila euro). Lasciato a piedi dalla Derbi che si era ritirata alla fine della stagione precedente il mitico 12+1 accett¨° l¡¯offerta della squadra italiana, ma troppi inconvenienti finirono per compromettere il Campionato: l¡¯asso spagnolo chiuse la stagione in settima posizione, con tre secondi posti come miglior risultato.
¡E LA ¡°DUEMMEZZO¡± DI AGO
¡ª ?Compresa tra i 67 e i 110 mila euro ¨¨ invece una delle due 250 a due tempi da competizione preparate da Morbidelli per Giacomo Agostini, che proprio in sella a una di queste duemmezzo equipaggiate con telaio Bimota prese parte al Gran Premio Mobili Pesaro del 1976 (arriv¨° secondo dietro a Franco Uncini su Yamaha). A proposito di Mino, gli appassionati del marchio Mv Agusta noteranno di certo anche la splendida 750S, un fantastico esemplare uniproprietario equipaggiato con carenatura e doppio disco anteriore dal valore stimato di 67-78 mila euro.
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DUCATI 125, LA REGINA
¡ª ?La regina di Bonhams summer sale ¨¨ senza dubbio la Ducati 125 quattro cilindri Gp del 1965. Progettata dall¡¯ingegner Fabio Taglioni all¡¯inizio degli anni sessanta, questa ottavo di litro sarebbe dovuta diventare l¡¯arma di Borgo Panigale contro le plurifrazionate giapponesi, ma la sua lunga gestazione - complicata dalle pesanti difficolt¨¤ finanziarie del marchio - fin¨¬ per compromettere la competitivit¨¤. Nel frattempo, la Honda aveva presentato la RC 149, una 125 a cinque cilindri con cui l¡¯Ala Dorata avrebbe dominato il Mondiale 1966 con lo svizzero Luigi Taveri. ¡°Nata vecchia¡±, la quadricilindrica bolognese fu quindi messa sotto naftalina senza aver mai preso parte ad una gara iridata.
PREZZO STELLARE
¡ª ?A dispetto di una storia sportiva inesistente, la 125 quattro cilindri rimane uno splendido esempio di tecnica motociclistica: non si tratta solamente della prima moto da corsa del marchio emiliano spinta da un propulsore con questo frazionamento (quasi quarant¡¯anni prima della Desmosedici da MotoGp!) ma anche della prima Ducati con distribuzione a quattro valvole per cilindro. Di interessante, poi, c¡¯¨¨ anche la storia: la plurifrazionata di Borgo Panigale fu smembrata, finendo misteriosamente dall¡¯altra parte della Cortina di Ferro. In circostanze mai chiarite, il propulsore arriv¨° fino in Lettonia per essere esposto al Museo della Tecnica di Riga, mentre il telaio fu portato ¨C probabilmente dal pilota Gilberto Parlotti ¨C in quella che allora era la Yugoslavia. Dopo averli individuati, Giancarlo Morbidelli acquist¨° motore e chassis, iniziando il restauro di questo gioiello assoluto dell¡¯industria italiana delle due ruote. Che ¨¨ un pezzo unico dal valore stratosferico: la quotazione ufficiale parla infatti di una quotazione compresa tra i 440 e i 670 mila euro, una cifra stellare per un¡¯autentica Gioconda su due ruote.
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