Il Museo Moto Guzzi di Mandello del Lario ha riaperto i battenti venerd¨¬ 29 aprile con spazi ripensati e tre grandi aree tematiche che suddividono i modelli di produzione, quelli militari e gli esemplari da corsa. La G.T. ¡°Norge¡±, la V7 Sport, la V85 TT e non solo: cosa troviamo all¡¯interno
L¡¯Aquila ritorna a volare. E lo fa nel suo museo, il Moto Guzzi di Mandello del Lario, che finalmente ha riaperto i battenti venerd¨¬ 29 aprile, completamente ripensato e con un nuovo look per accogliere i visitatori. Accessibile, gratuitamente, varcando il famoso cancello rosso di via Parodi 63 tutti i giorni tranne la domenica, e con orari differenti: da luned¨¬ a gioved¨¬ dalle 14.30 alle 16.30 (su prenotazione), e venerd¨¬ e sabato dalle 10 alle 18, con possibilit¨¤ di disporre di un tour guidato. All¡¯interno si potranno vedere quasi 160 esemplari, che, durante gli ultimi mesi, sono stati oggetto di restauro conservativo, eseguito dagli addetti di Moto Guzzi.
Museo Guzzi, la collezione divisa in tre aree
¡ª ?Le moto, i trionfi, i protagonisti: al museo si trovano testimonianze di tutti e tre. Uno spazio rinnovato e che rappresenta un¡¯anticipazione del progetto (gi¨¤ presentato) di ristrutturazione conservativa che interesser¨¤ tutto il sito industriale e che render¨¤ Moto Guzzi un centro di aggregazione accessibile al pubblico. Durante la loro esperienza, i visitatori percorreranno un tragitto del tutto rinnovato. In particolare, la collezione-moto ¨¨ ora suddivisa in tre grandi aree tematiche che riguardano: i modelli di produzione, quelli militari e gli esemplari da corsa, organizzati in un preciso ordine di apparizione temporale.
Come troviamo al primo e secondo piano del Museo
¡ª ?Dalla G.P., l¡¯unico modello presente al mondo e che risale a prima della fondazione di Moto Guzzi, a quelli di attuale produzione come la V85 TT. Oltre a questi, nella nuova area al piano terra si possono ammirare le moto prodotte dal 2000 a oggi, come la California 1400 o la Stelvio 1200. Il racconto della storia di Moto Guzzi, per¨°, inizia al primo piano, con la G.P. del 1919: il prototipo da cui nacque, nel 1921, la ¡°Normale¡±, ovvero la prima Moto Guzzi di produzione. Poi si prosegue al secondo piano, con l¡¯esposizione dei successivi modelli di produzione fino ai primi anni 2000, oltre a quelli destinati all¡¯uso militare. Non mancano le due ruote da corsa entrate nella leggenda, come la avveniristica ¡°Otto cilindri¡±, che hanno consentito a Moto Guzzi di conquistare 14 titoli mondiali: tutte situate nella seconda area del primo piano.
Le altre moto presenti: dalla G.T Norge alla MGX-21
¡ª ?Tra le novit¨¤ c¡¯¨¨ anche lo spazio dedicato a Omobono Tenni, pilota Moto Guzzi che trionf¨° al Tourist Trophy nel 1937. Mentre la terza sezione della nuova esposizione accoglie alcuni modelli come il 3X3 Mulo meccanico ¡ª mezzo da lavoro a tre ruote motrici del 1960 ¡ª e il sidecar Trialce, costruito nel 1940. Ogni esemplare dell¡¯esposizione dispone di una scheda descrittiva, cosicch¨¨ i visitatori possano ripercorrere al meglio la sua storia. Delle altre moto che si potranno vedere ci sono anche la G.T. ¡°Norge¡± di fine Anni 20, la Sport 15 degli Anni 30, il Guzzino dei ¡®40, il Falcone, il Galletto 192, e la V7 Sport che per i giovani degli Anni 70 fu un mito di sportivit¨¤. Presenti, infine, anche la V50, la supersportiva Daytona 1000, fino alle pi¨´ recenti Griso e alla anticonformista Mgx-21.
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