mezzi speciali
Luna Rossa, i segreti del tender a idrogeno che supera i 50 nodi
Il Protocollo della 37? America¡¯s Cup si ¨¨ occupato per la prima volta anche di barche a motore: ha imposto ai team di utilizzare imbarcazioni per l'assistenza - tecnicamente definite chase-boat - lunghe almeno 10 metri, dotate di foil e con propulsione a idrogeno per venire incontro alla tendenza green che ha pervaso anche la pi¨´ prestigiosa regata al mondo. Sono catamarani dotati di foiling che possono rientrare nella categoria Hsv (Hydrogen Support Vessel) e che devono 'stare dietro' agli AC75 durante i test e le regate dove viaggiano senza problemi a 40 nodi con 11 nodi di vento. Potendo scegliere se acquistare un¡¯imbarcazione 'chiavi in mano', realizzata da Emirates Team New Zealand, o disegnare e costruire la propria, Luna Rossa Prada Pirelli ha puntato sulla seconda opzione, per mantenere il controllo sull¡¯intero processo e acquisire, contemporaneamente, nuove competenze in un settore chiave per il futuro della mobilit¨¤. Il regolamento ha fissato dei parametri intorno ai quali i progettisti hanno potuto cercare la migliore soluzione tecnica: lunghezza minima di 10 metri, velocit¨¤ di crociera 30 nodi, velocit¨¤ massima superiore a 50 nodi, autonomia di 75 miglia nautiche a una velocit¨¤ media di 25 nodi. A bordo non possono salire pi¨´ di sei persone con 250 kg di carico extra. Fondamentale la velocit¨¤ minima di volo - ossia quando i foil consentono allo scafo di uscire dall'acqua, fissata a 24 nodi. Ricordiamo che un nodo equivale a 1,852 km/h.
COSTRUITO DA PERSICO MARINE
¡ª ?Concepito dal design team di Luna Rossa Prada Pirelli in collaborazione con lo studio francese Vplp per l¡¯architettura navale, il tender presenta lo stile che da sempre caratterizza gli scafi del challenger italiano. Costruito presso il noto cantiere bergamasco Persico Marine con la stessa tecnologia all¡¯avanguardia e la medesima livrea metallica dell¡¯AC75, il catamarano in carbonio Hsv si avvale anche dell¡¯expertise di Hpe Group (batterie) e di Genevos (fuel cell) e rispecchia ovviamente i parametri minimi imposti dal regolamento. Due le batterie custom da 40 KWh, caricate da due fuel cell da 80 Kw. "Quella dell¡¯Hsv ¨¨ stata una sfida importante e complessa per il team - sottolinea Umberto De Luca, responsabile dei progetti speciali di Luna Rossa Prada Pirelli - La propulsione a idrogeno per uso civile, infatti, ¨¨ un campo ancora in fase di esplorazione e il know how da cui potere attingere ¨¨ molto esiguo. Per questo siamo orgogliosi di avere realizzato e sviluppato una barca incredibile, avanzata sotto ogni profilo e, soprattutto, dotata di una motorizzazione cos¨¬ innovativa. Ha richiesto un grande impegno da parte di tutto il team e sar¨¤ un importante punto di riferimento per progetti futuri".
LA GUERRA DEI TENDER
¡ª ?C'¨¨ una strategia legata ai tender dei team che hanno iniziato a gareggiare a Barcellona. I neozelandesi avevano creato la normativa per i tender in modo da potere vendere il loro progetto anche ai rivali. E inizialmente il regolamento obbligava ogni team ad averne due, al prezzo non certo popolare di un milione e 650mila dollari l'uno. Da qui la decisione di imporne uno solo ma non ¨¨ bastato a convincere gli avversari. Perch¨¨ se Alinghi Red Bull Racing e Ineos Britannia (insieme ovviamente a Emirates Team New Zealand) utilizzeranno il modello che arriva dagli antipodi e Luna Rossa Prada Pirelli il suo, i francesi di Orient Express Racing Team e gli statunitensi di Nyyc American Magic hanno fatto spesa in Italia. A seguire i loro AC75 ci sar¨¤ infatti Bgh, un progetto curato da BlueGame che fa parte del Gruppo Sanlorenzo - leader nei superyacht a motore - e costruito dal cantiere genovese Sangiorgio Marine. Come la prima 'firma' ¨¨ quella dell¡¯architetto carrarino Luca Santella, progettista e direttore della strategia di prodotto di Bluegame. Curiosit¨¤: Santella ¨¨ un ex-campione di vela con successi nelle barche olimpiche (e una presenza ai Giochi di Barcellona 1992, guarda caso) e in altre classi come i velocissimi Libera del Garda. Nel 1984, era il timoniere di un consorzio toscano - chiamato Futura - che aveva lanciato la sfida all'America's Cup 1987. La brutta prestazione al Mondiale della classe 12 metri a Porto Cervo fece svanire in pochi mesi il sogno. Incredibile ma vero, 40 anni dopo, Santella - anche se come progettista di una barca a motore - si ¨¨ trovato coinvolto nell'America's Cup e potrebbe vincere la (non dichiarata ma interessante) guerra fra tender a idrogeno.?
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