Ultimi test per Bgh, il velocissimo dieci metri di Bluegame che seguir¨¤ i team americano e francese nell'imminente America's Cup. Foil e motorizzazione ne fanno una barca unica
Se al largo di Marina di Carrara vi capita di incontrare una barca tutta nera, sui 10 metri, praticamente fuori dall'acqua che sembra imprendibile, ci sono ottime possibilit¨¤ che stiate assistendo a un test di Bgh, il tender che ai primi di agosto si trasferir¨¤ a Barcellona per assistere due team in corsa per l'America's Cup e quindi rivali di Luna Rossa:?American Magic, che corre per il New York Yacht Club e di cui ha gi¨¤ indossato la livrea sullo scafo, e?Orient Express Racing Team a rappresentare la Francia. Bgh ¨¨ un progetto tutto italiano: curato da BlueGame che fa parte?del Gruppo Sanlorenzo, ¨¨ stato costruito dal cantiere genovese Sangiorgio Marine mentre la prima? "firma" ¨¨ quella dell¡¯architetto Luca Santella, progettista e direttore della strategia di prodotto di Bluegame. Curiosamente ¨¨ un ex-campione di vela con successi nelle barche olimpiche (e una presenza ai Giochi di Barcellona 1992, guarda caso) e in altre classi come i velocissimi Libera del Garda.??
Coppa America, Bgh a idrogeno
¡ª ?Bgh risponde a una esigenza fissata?dal Protocollo della 37a America¡¯s Cup che impone ai team di utilizzare imbarcazioni per l'assistenza - tecnicamente definite chase-boat - lunghe almeno 10 metri, dotate di foil e con propulsione a idrogeno per venire incontro alla tendenza green che ha pervaso anche la pi¨´ prestigiosa regata al mondo. Gli altri parametri della box rule sono: autonomia di 75 miglia a 25 nodi, navigazione con i foil totalmente attivi a 24 nodi, velocit¨¤ massima 50 nodi, portata sei persone (incluso il pilota) pi¨´ un carico massimo di 250 kg di materiale. L'occasione ha portato alla creazione di una sofisticata imbarcazione "volante", tutta in composito che rappresenta, ad oggi, la massima espressione della sostenibilit¨¤. Bgh-Hsv (il secondo ¨¨ l'acronimo di (Hydrogen Support Vessel) e un vero laboratorio tecnologico in cui Bluegame, giovane cantiere nautico con sede ad Ameglia (SP), rappresenta un¡¯eccellenza italiana. "Il suo progetto fa parte della strategia globale di sostenibilit¨¤ Road to 2030 del gruppo Sanlorenzo, pioniere del settore nel percorso verso la neutralit¨¤ carbonica. L¡¯uso esclusivo dell¡¯idrogeno come sistema propulsivo rappresenta una novit¨¤ assoluta non solo per Bluegame e il gruppo Sanlorenzo ma per tutta la nautica da diporto: non ¨¨, quindi, un punto d¡¯arrivo, ma di partenza" dice?Carla Demaria, Ceo Bluegame.
LE PECULIARIT¨¤
¡ª ?Abbiamo sentito Luca Santella proprio al rientro da una sessione di prove nel Tirreno. Non ha potuto raccontarci dei test - la segretezza ¨¨ un dogma dell'America's Cup - ma ci ha rivelato alcuni paletti del progetto. "E' una barca leggerissima, praticamente una monoscocca in carbonio tipo una F.1: pesa sei tonnellate, ma il sistema fuel cell che ¨¨ quello della Toyota Mirai?ne "porta via" una e le batterie quasi altrettanto. Quanto all'autonomia, abbiamo rilevato che a 27-30 nodi si pu¨° arrivare a 200 miglia di autonomia: il che fa pensare alla validit¨¤ di un sistema simile applicabile a una barca di medie dimensioni. Certo, non pu¨° funzionare per un 50 metri per una serie di ragioni tecniche, troppo complesse da affrontare. E lo stesso concetto vale per i nostri foil che sono sicuramente perfetti per un tipo di nautica "estrema" come ¨¨ quella di una chase boat, dove permette allo scafo di volare e non di navigare. Ma anche un foil meno performante che riduce del 35% la resistenza idrodinamica a una barca da crociera sarebbe una manna per limitare i consuni e andare pi¨´ veloce" spiega Santella. Tra l'altro, il sistema di foil si serve di un sofisticato software che grazie ai sensori gestisce ogni situazione in modo autonomo. Al pilota resta l'impostazione della rotta e il "gas". "Ci sono parecchi punti di contatto con la guida autonoma?di un veicolo perch¨¨ il sistema trova sempre la soluzione ideale nelle condizioni di mare e onda che si incontrano" dice il progettista.
IL RIFORNIMENTO
¡ª ?Il debutto di Bgh segna un momento importante sul fronte delle barche alimentate a idrogeno. NatPower H - primo sviluppatore di infrastrutture innovative nel settore dell¡¯idrogeno verde e della nautica da diporto - e Bluegame ¨C si ¨¨ occupato del rifornimento (il primo a uso navale in Italia e tra i primi al mondo), in base alla partnership con Bluegame. Si vuole sviluppare una strategia a lungo termine a supporto della transizione energetica, con l¡¯obiettivo di incentivare l¡¯utilizzo dell¡¯idrogeno nella nautica da diporto. Il refueling di idrogeno verde di Bgh ¨¨ stato effettuato con successo a una pressione di circa 180 bar, presso il cantiere navale Sanlorenzo di La Spezia. L¡¯operazione ¨¨ durata 30 minuti e ha dato il via alla fase di testing delle imbarcazioni, che culminer¨¤ con un rifornimento finale a una pressione di 350 bar, prevista per il mese di luglio.?"? una bella e interessante avventura, ci dar¨¤ un sacco di spunti da trasferire su barche di media dimensione a partire dal catamarano da crociera lungo 65 piedi (ndr quasi 20 metri) che abbiamo in mente per il futuro. Pensare a una barca che dalla Toscana arriva in Corsica, a 10 nodi di velocit¨¤, con zero emissioni e senza fare rifornimento, ¨¨ un obiettivo fattibile. Sarebbe un progresso incredibile, rispetto a quanto offre un'imbarcazione elettrica" conclude Santella.
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