Marta Maggetti ha conquistato l'oro a Marsiglia su una tavola che rappresenta l'ultima frontiera del windsurf. Un piccolo gioiello di tecnologia, nato solo sei anni fa
Nell'agosto del 2020, la nuova tavola olimpica IQ Foil fece il debutto in uno stage del team azzurro, ovviamente nell'alto Garda che ¨¨ la patria della velocit¨¤ olimpica su qualsiasi barca. Ricordiamo le parole di Adriano Stella, uno dei tecnici federali: "La nuova tavola ha prestazioni paurose, gi¨¤ con cinque nodi di vento vola sull¡¯acqua, e con 10 nodi al traverso si raggiungono facilmente i 25 nodi di velocit¨¤. ? facile immaginare che si tratta di un attrezzo che piace e che attirer¨¤ un grande numero di atleti". Ci ha preso in pieno e non stupisce che tra i primi velisti a provare l'IQ Foil ci fosse la 24enne Marta Maggetti, la cagliaritana che quattro anni dopo, avrebbe vinto la medaglia d'oro nelle regate di Marsiglia. Tre anni fa alle Olimpiadi di Tokyo era arrivata quarta, con pi¨´ di un rimpianto, nell'atto di addio della RS:X, la tavola che era stata scelta per il format olimpico a partire dall'edizione di Pechino 2008. Quella in cui la fenomenale Alessandra Sensini conquist¨° l'argento, quarta medaglia in cinque edizioni dove era stata presente ai Giochi. A conferma che il windsurf ¨¨ sicuramente la classe olimpica che continua a svilupparsi tecnicamente, il mito grossetano aveva vinto le precedenti tre sulla Mistral: confrontata all'odierna IQ Foil ¨¨ lentissima, praticamente ¡®incollata¡¯ all'acqua e ovviamente poco spettacolare
UNA SCELTA MEDITATA
¡ª ?Bisogna partire da qui per capire la scelta di World Sailing, la Federazione internazionale, di creare una nuova tavola: nella vela olimpica, le barche storiche sono state via via eliminate per lasciare il posto a catamarani, skiff e appunto windsurf della nuova era. Nata nel 2008, la IQ Foil ¨¨ lunga 220 cm fuori tutto e larga 95 cm, contro i 286 x 93 della RS:X e quindi ¨¨ molto pi¨´ 'rettangolare' con evidenti vantaggi di manovra. E pi¨´? leggera (pesa poco pi¨´ di 11 kg, contro 13 della RS:X) ma soprattutto ha introdotto nel 'salotto' olimpico, l'utilizzo dell'hydrofoil, sostituendo le due pinne - al centro e a poppa della chiglia - che permettono alla tavola di essere stabile e di controllare pi¨´ efficacemente i cambi di direzione.?
TATTICA? E VELOCIT¨¤
¡ª ?L'hydrofoil ha una forma e dimensioni diverse da quelli che montano i racer oceanici e i 'mostri' dell'America's Cup ma il senso ¨¨ identico: riescono a sollevare la barca con grande facilit¨¤ - nel caso dell'IQ Foil bastano cinque nodi di vento per arrivare a 25 km/h - e consente ai regatanti di 'volare' con il vento al traverso e di 'stringere' meglio quando ¨¨ di bolina, ossia controvento. Il salto di qualit¨¤ velocistico ¨¨ impressionante, considerando che la superficie della vela non ¨¨ quasi cambiata: la IQ Foil ha?9 metri quadri per gli uomini e 8 per le donne quando per la RS:X era rispettivamente di 9,5 e 8,5. Ma mentre la Sensini navigava mediamente a 10-15 km/h, la Maggetti - senza particolare fatica - porta la vela a oltre 30 nodi di bolina e 50 con vento a favore. In alcuni test, la IQ Foil ha superato il muro dei 60 km/h, che resta ben lontano dal record di velocit¨¤ assoluto per una tavola fissato a 103,67 km/h ma in quest'ultimo caso si tratta di modelli unici, studiati per i primati e che gareggiano su un 'canale' in Namibia senza la minima onda. La velocit¨¤ media di un IQ Foil ¨¨ comunque elevata per la vela?ma soprattutto ha cambiato radicalmente il modo di regatare. In passato, l'aspetto tattico - ossia il controllo dell'avversario e la valutazione della rotta - erano pi¨´ importanti di quello velocistico. Oggi potendo quasi andare 'dritti' sulle boe, conta tenere aperto il gas dalla partenza al traguardo. Fermo restando che l'astuzia ¨¨ stata fondamentale alla nostra Marta per conquistare l'oro di fronte a due rivali pi¨´ accreditate.
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