Cucina di lago: automatico pensare al pesce. Giusto, giustissimo ma non ¨¨ facile come una volta e le stagioni sono molto alterne. Detto questo,?le prede lacustri - se ben eseguite - meritano sempre un assaggio: sarde, persico, lavarelli, cavedani mentre le trote, peraltro buone, arrivano dalle vasche del Trentino, visto che praticamente sono scomparse dal lago. Come non sono annate semplici per la produzione dell'olio extravergine, che ha una rinomata DOP: assaggiatela quando la trovate. Dalle malghe sopra il lago arrivano eccellenti formaggi (Tombea e Formaggella di Tremosine) mentre una peculiarit¨¤ lungo la costa ¨¨ data dagli agrumi. Sono lontani i tempi in cui limoni, cedri e arance finivano in quantit¨¤ alla corte di Vienna, grazie a immense limonaie (quelle rimaste sono visibili dalla strada) ma dalle piccole coltivazioni rimaste escono prodotti buonissimi per la cucina, le marmellate e un limoncino che non ha nulla da invidiare a quelli campani. N¨¦ ci siamo dimenticati dei vini locali, che nascono dai vigneti del Basso Lago: la Valtenesi ¨¨ la patria dei migliori rosati in Italia (secondo le guide specializzate), la Lugana ¨¨ famosa per il suo piacevolissimo vino bianco. Dove sedersi? I gourmet hanno l'imbarazzo della scelta: c'¨¨ un Due Stelle Michelin quale il fine dining della stupenda Villa Feltrinelli e ben sette Stelle singole, tra cui Lido 84 dei fratelli Camanini che ¨¨ addirittura ottavo nella?World¡¯s 50 The Best Restaurant. Posti di grande livello, di alta cucina ma poco 'gardesani' e siccome a noi piace esaltare la tipicit¨¤, ecco la selezione allungandosi sin verso Sirmione: La Miniera a Tignale, Locanda Genzianella a Gargnano, Osteria dell'Orologio a Sal¨°, Dalie e Fagioli a Manerba, Alla Stella e MoS a Desenzano, Clementina a Sirmione. Non tutti hanno la terrazza sul magico Garda, ma si sta bene.
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