Come preannunciato, abbiamo deciso di rifare il percorso sull'altro lato della strada sino a Maiori per puntare successivamente a Vietri sul Mare. Merita una fermata Cetara: gi¨¤ dal suo nome che deriva da?Cetaria?(tonnara in latino) si comprende la vocazione di questo grazioso borgo di pescatori, che mantiene intatta l' antica tradizione marinara. Appare come un piccolo gruppo di case arroccate in una verde insenatura rocciosa, con un¡¯affascinante torre saracena - la Vicereale - che si eleva sulla piccola spiaggia. E nel piccolo porto sono ormeggiati i pescherecci ed i gozzi . Una vera e propria 'cartolina' della marineria, famosa tra i gourmet per la colatura di alici e il tonno pescato al largo con i metodi tradizionali. Chiudiamo il nostro tour con la patria della ceramica a cui ¨¨ dedicato un bel museo: Vietri sul Mare. Meno nota di Amalfi e Positano, sorprende il neofita per le stradine del centro storico, tappezzato di maioliche e opere murarie (in ceramica), ma anche di laboratori dove giornalmente gli artigiani realizzano opere meravigliose. Ci sono parecchie case colorate esternamente. Il top si raggiunge con i colori delle maioliche luccicanti al sole, che creano un¡¯ambientazione molto suggestiva nella villa Comunale, simile a quella del Parc Guell a Barcellona. Si sta benissimo qui, lo ripetiamo, soprattutto fuori stagione. Lo scrittore Renato Fucini, dopo aver visitato la Costiera nel 1877, disse: "Il giorno del giudizio per gli amalfitani che andranno in Paradiso sar¨¤ un giorno come tutti gli altri¡±.
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