Il centro storico di Genova ¨¨ per antonomasia quello dei 'caruggi' o 'carruggi', gli stretti vicoli che risalgono al periodo medievale, inseriti tra i Patrimoni dell'Umanit¨¤ dall'Unesco. Un reticolo incredibile - tra salite, discese e scalinate - dove si sbuca a sorpresa in piazze grandi o piccole, in mezzo a case antiche, palazzi nobiliari, piccole chiese.?La maggior parte dei carruggi attuali partono da Sottoripa e si snodano all'interno, spesso con nomi che ricordano gli antichi mestieri che vi si svolgevano: via Orefici, vicolo Indoratori, salita Pollaiuoli, via dei Banchi, vicolo del Filo e il vicolo celeberrimo dell'Amor Perfetto. In molti angoli o piazze ci sono edicole, o iscrizioni legate ai personaggi storici del passato, pi¨´ o meno remoto (non manca una targa dedicata a Fabrizio De Andr¨¨, vicino alla via del Campo della sua famosa canzone). Alla fine di alcuni carruggi si trovano? palazzi nobiliari che fanno parte dei Palazzi dei Rolli, altro Patrimonio Unesco. Il modo migliore per visitare i carruggi ¨¨ fissare alcuni punti imperdibili (per esempio via Pr¨¨ o via Banchi) e poi lasciarsi trasportare dai propri passi, girare e rigirare seguendo l'istinto del momento. Perdersi nei vicoli e scoprire piazzette a caso, con la certezza che resterete estasiati da questa bellezza antica e un po' trasandata che racconta l'anima di Genova. E ricordate che mentre i carruggi sono in maniera semplificata i vicoli, le 'creuze' - spesso tradotto con mulattiere - sono le scalinate o i vicoletti in salita-discesa che congiungono altri due vicoli.
? RIPRODUZIONE RISERVATA