Courmayeur ha un vantaggio clamoroso rispetto a tante altre localit¨¤ invernali: si pu¨° raggiungere comodamente in autostrada (pedaggi salati) utilizzando la A5: da Torino ci vogliono meno di due ore, da Milano due ore e mezza. Ovviamente non ¨¨ obbligatoria la?strada veloce: noi per primi abbiamo raccontato la bellezza del tour dei castelli lungo la SS26 che parte da Chivasso, in Piemonte, e risalendo la Dora Baltea, entra in regione a Pont St. Martin per arrivare sino ad Aosta. Detto questo, Courma, abbreviazione che fa parte del costume italico dagli Anni 80, non ¨¨ pi¨´?solo lo struscio (peraltro sempre piacevole) nella centralissima via Roma ma nel 2022 si ¨¨ guadagnata la citazione del New York Times per?la svolta turistica ecosostenibile. Nello specifico si ritenne che la politica ecologica attuata nella cittadina permetta al viaggiatore di diventare non solo fruitore, ma parte integrante di una visione green che vuole preservare i boschi circostanti e soprattutto i ghiacciai, sempre pi¨´ a rischio per ragioni climatiche. Nel centro della cittadina sono da vedere la chiesa di San Pantaleone costruita nel? 1742, sul basamento di un preesistente edificio del XIII secolo, del quale oggi rimane ancora visibile il campanile e la Torre Malluquin del XII secolo, a pianta quadrata e articolata su sette piani. Per gli appassionati del genere, ¨¨ imperdibile il museo Alpino Duca degli Abruzzi che racconta bene praticamente un secolo di esplorazioni in tutto il mondo. A proposito di ghiacciai, vi consigliamo di non rispettare il titolo del nostro appuntamento ed entrare in Francia, utilizzando ovviamente il tunnel del monte Bianco: a 50 km da Courmayuer c'¨¨ il Miage: si tratta del pi¨´ grande ghiacciaio nero delle Alpi italiane (10 km di estensione), che deve il suo colore ai detriti rocciosi che lo ricoprono, e del lago che ne viene alimentato. Incredibile.?
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