VIAGGIO IN ITALIA
Tra Langhe e Roero: dove cibo e vino sono cultura
Colline e borghi, boschi e castelli. E vigneti che non sembrano mai finire. Il nostro tour nel tempio goloso del Piemonte: un territorio che da otto anni ¨¨ anche patrimonio dell'umanit¨¤
"Una piazzetta rustica, un giorno di festa; il panorama delle Langhe. ? uno dei paesaggi che raccontano meglio l¡¯indole degli abitanti. Colline su cui prospera stupendo il vigneto, disseminate di castelli, e di aspetto feudale. Vengono incontro con dolcezza, ma l¡¯impressione di dolcezza dura un minuto". Cos¨¬, nel secondo dopoguerra, lo scrittore Guido Piovene descriveva le Langhe. Molte cose sono cambiate in quel territorio, a cominciare da un benessere diffuso che negli anni Cinquanta e nei primi Sessanta era impensabile. Ma ancora pi¨´ incredibile (e bellissimo) ¨¨ pensare che mezzo secolo dopo, nel 2014, l'Unesco decise di considerare la zona come patrimonio dell'umanit¨¤, riunendo una serie di localit¨¤ situate nelle aree vitivinicole del Basso Piemonte: le Langhe, il Roero e il Monferrato. Tecnicamente, il sito - che vanta quasi undicimila ettari di vigneti - include cinque aree? contraddistinte da paesaggi ritenuti dall'Unesco di particolare interesse culturale e valore storico, oltre al Castello di Grinzane Cavour, un nome emblematico nello sviluppo dell'attivit¨¤ vitivinicola e nella storia italiana. Le aree, identificate dalla tipologia dei vini, sono la Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l'Asti Spumante, il Monferrato degli infernot (che sono le cantine sotterranee in dialetto). Lungi da schematismi, noi abbiamo deciso di vagare per queste terre cercando le cose che ci piacciono.
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